Poco più di due mesi sono trascorsi dall’insediamento della nuova Giunta Comunale, nonostante non sia nello stile del Partito della Rifondazione Comunista emettere giudizi avventati sull’operato della neonata amministrazione comunale, pur tuttavia, attraverso il monitoraggio degli atti amministrativi, è possibile tracciare un primo quadro generale dell’attività amministrativa, nel solco di un’opposizione radicale e alternativa che si basa su atti ufficiali e non su chiacchiere.

Monitoraggio dell’attività amministrativa periodo giugno-agosto 2008.

Il 1° consiglio comunale ha proceduto all’elezione del Presidente del Consiglio e del suo Vice. Nei preliminari di seduta si è constatata la grave mancanza di presa di posizioni circa l’ineleggibilità di alcuni consiglieri comunali. Inoltre, all’atto della votazione si è rilevata una nutrita schiera di “franchi tiratori” nelle file della maggioranza. Risultava infine eletto presidente con soli 10 voti, contro i 15 preventivabili, Giuseppe Cruciata, in quota PDL (ex AN) mentre Vice-Presidente, era eletto Giuseppe Mercadante, in quota Sviluppo e Lavoro (lista civica di centro-destra). Nei fatti si registrava una spaccatura all’interno della maggioranza, legata, presumibilmente, a logiche di spartizione di potere. In merito all’elezione di Giuseppe Cruciata a Presidente del massimo consesso cittadino, il Partito della Rifondazione Comunista, a mezzo stampa, esprimeva la propria amarezza costatando come questa elezione rappresentava, un chiaro segno di continuità con la vecchia amministrazione Ancona, sciolta per infiltrazione mafiosa e di cui Cruciata faceva parte nelle vesti di Vice-Sindaco. Successivamente, il Sindaco annunciava di avere affidato l’incarico per la rimozione di 19 discariche abusive disseminate sul territorio. In merito a questo atto amministrativo giungeva il nostro parere positivo espresso attraverso un comunicato stampa, nel quale si sottolineava come questo problema ambientale, riguardasse in primo luogo la salute di tutti i cittadini, vista la presenza di rifiuti pericolosi. Il giorno dopo l’annuncio dell’affidamento dell’incarico, le discariche a “cielo aperto”, quasi per incanto si moltiplicavano, rendendo vana, di fatto, l’azione amministrativa. In assenza di un’adeguata vigilanza delle forze dell’ordine e del Comune non si è impedito l’improvviso e prevedibile moltiplicarsi delle discariche abusive, prima dell’intervento di risanamento. All’iniziale soddisfazione per questo intervento seguiva dunque la nostra amarezza nel constatare come queste operazioni, a causa dell’inerzia dell’amministrazione comunale, risultavano inefficace in quanto non affiancate dalla necessaria vigilanza. In conclusione, le somme stanziate sono nettamente insufficienti per risolvere il problema (sarà probabilmente rimossa una sola discarica delle diciannove censite). A due mesi dall’insediamento della neonata amministrazione il quadro generale è: un paese assetato, sporco, maleodorante (puzza di fogna per tutto il Paese), periferie abbandonate e pericoli dovuti alle discariche abusive che contengono amianto (materiale cancerogeno). La convocazione del 2° consiglio comunale aveva come argomento principale all’ordine del giorno la votazione di una variazione di bilancio comunale con lo scopo di fare fronte all’emergenza rifiuti, che coprivano “omogeneamente” le strade del Paese e le spiagge. L’urgenza di approvare la variazione di bilancio per tale provvedimento ha impedito alla nascitura commissione consiliare bilancio di esprimere il dovuto e necessario parere. Successivamente, il Sindaco Bresciani, volendo mantenere l’impegno preso con i cittadini e pressato dalla necessità di rendicontare sull’operato dell’amministrazione di fronte un paese assetato, convocava un’assemblea cittadina per illustrare quali iniziative stava intraprendendo. Con dispiacere costatavamo come nessuna iniziativa, atta alla rapida risoluzione, anche temporanea, ma immediata dell’emergenza era stata intrapresa. Veniva semplicemente comunicato l’impegno a trivellare nuovi pozzi, mentre nessun accenno veniva fatto riguardo alla manutenzione della rete idrica, alla repressione degli allacci abusivi e dei furti d’acqua, così come sulla vendita dell’acqua da parte di privati. Nel frattempo, pochi giorni dopo, il mattino del ferragosto, il Paese si svegliava con la spiaggia piena di rifiuti di ogni genere, bottiglie di vetro, sane e rotte, resti di cibo, siringhe e tendopoli, confermando l’impreparazione dell’amministrazione a prevedere e prevenire i guati che di lì a poco si sarebbero verificati. Crediamo che l’alibi del nuovo insediamento sia ora di metterlo da parte e sostituirlo con iniziative concrete che, oltre alla risoluzione del problema dell’acqua, riguardino: la rete idrica, la rete fognaria e relativo depuratore, la pulizia del centro abitato e il risanamento del territorio. Ci piacerebbe sapere quali progetti questa amministrazione intende produrre per la soluzione, per esempio, di problemi legati alla metanizzazione del Paese, con una rete costruita e mai funzionante.

Partito della Rifondazione Comunista
Circolo di Castellammare del Golfo

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