Alla faccia dei cittadini. Firmato Bresciani.

Il consiglio comunale di mercoledì 5 novembre presieduto dal presidente Giuseppe Cruciata, già assessore con la Giunta Ancona, sciolta per infiltrazioni mafiose, ha votato contro la mozione presentata dai consiglieri del Partito Democratico, Salvatore Galante e Sebastiano Cruciata, che chiedevano il mantenimento della scuola Buccellato di via canale vecchio. Tredici i voti contrari e quattro i favorevoli (i consiglieri del Pd Cruciata e Galante, il consigliere dell’Udc Vito Bonventre ed il consigliere di maggioranza Ivano Motisi, assenti i consiglieri dell’Mpa Norfo e Di Gregorio ed il consigliere Simone Scaraglino di Castellammare democratica unita). Pertanto, vane sono risultate le mobilitazioni e le proteste del comitato dei genitori e degli insegnanti del Plesso Buccellato. Sconcertanti le parole del Sindaco: «E’ superfluo specificare che ai bambini che l’anno scorso andavano in quella scuola e adesso sono ospitati in altri istituti, sarà garantita una soluzione dignitosa. Sono amereggiato e deluso, perché il paese non cresce se non cresce la società. Occorre guardare più in là del particolare per risvegliare un paese assopito. E’ vero che c’era l’indirizzo dei Commissari di spostare l’utc nei locali dell’ex Macello comunale, ma per fare questo occorrono come due-tre anni, mentre attualmente l’ufficio tecnico rimane in una sede inagibile, aperta su responsabilità del sindaco e del dirigente dell’utc Simone Cusumano. Ho pensato e lavorato per la scuola Buccellato, per i suoi alunni ed insegnanti, ma il dialogo è possibile quando l’altra parte è disposta ad ascoltare. Qui non stiamo decidendo di fare una sala da ballo in via Canale Vecchio, ma un ufficio importantissimo per il paese. L’utc, causa di tanti mali, deve rinascere e noi dobbiamo attivarci per questo, non facendo filosofia, ma trovando una soluzione attuabile tra pochi mesi e non tra chissà quanti anni».

Il Partito della Rifondazione Comunista, circolo di Castellammare del Golfo, si chiede come possa crescere una società dove la scuola e, quindi, la formazione delle nuove generazioni venga messa in secondo piano e considerata uno ostacolo allo "sviluppo" del paese. Inoltre, la seduta del consiglio è stata caratterizzata, ancora una volta, dalla mancanza di argomentazioni, da parte degli esponenti della maggioranza consiliare, nello spiegare la scelta di trasferire là dove c'era una volta una scuola l'ufficio tecnico. Rimaniamo perplessi sull'operato della Giunta Bresciani e ancor di più su quello di un consiglio comunale inesperto, non propositivo e legato a vecchie logiche di spartizione del potere. Il partito della Rifondazione Comunista chiede con forza che il Sindaco torni sui propri passi e restituisca all'edificio il ruolo che gli compete e, inoltre, coglie l'occasione nel ribadire pieno appoggio e solidarietà al comitato dei genitori e degli insegnanti.







Circolo PRC di Castellammare del Golfo.


Rifondazione Comunista esprime piena condivisione con lo sciopero della CGIL contro il Protocollo Brunetta riguardante il Pubblico Impiego e per il rinnovo contrattuale.

La campagna del ministro Brunetta contro i cosiddetti “fannulloni” ha dato inizio ad un odioso attacco contro i lavoratori pubblici; il Governo sta puntando, da un lato, a mettere i lavoratori contro l’utenza e dall’altro ad un ridimensionamento dei servizi pubblici e della sanità.
La legge finanziaria 2009 taglia risorse per le retribuzioni di tutti i comparti pubblici e, contemporaneamente, non prevede nessuna stabilizzazione per le migliaia di lavoratori precari, che verranno licenziati a luglio 2009.


Rifondazione Comunista si batte per:

• Respingere gli attacchi di Brunetta e Confindustria alla Pubblica Amministrazione che puntano a privatizzare servizi gestiti dal pubblico;

• La difesa della Pubblica Amministrazione come lo strumento principale dello Stato Sociale garante di servizi per tutti i cittadini;

• Per la qualità ed il rilancio dei servizi;

• Per la stabilizzazione di tutti i lavoratori precari;

• Per il rafforzamento del potere contrattuale dei lavoratori, con veri aumenti salariali.

NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO!

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA

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