Diario dall'Abruzzo




I mezzi di informazione di massa, o meglio di disinformazione o ancora meglio di informazione di regime, hanno cominciato, come del resto avevamo previsto, a spegnere i riflettori sulla situazione dei terremotati, altre volte, nel quadro di un servilismo palese quanto dannoso, hanno oscurato "opportunamente" le proteste dei cittadini abruzzesi nei confronti di un governo che preferisce spendere fior di quattrini per comprare i cacciabombardieri (forse per difendere la patria dal complotto comunista contro il premier magnaccione) invece che investirli nella ricostruzione di una regione che oltre al danno rischia anche la beffa delle promesse non mantenute.











Diversamente continua l'impegno delle Brigate di Soliderità Attiva per le popolazioni terremotate dell'Abruzzo.
Chiunque voglia spedire materiale può chiamare: Yassir Goretz al 338/8154400.

Ecco cosa serve:

Campo
1.GAZEBO A FISARMONICA (URGENTE)
2. POSATE IN MATERBI O PLASTICA (forchette, cucchiaini, coltelli, cucchiai) (URGENTE)
3. PIATTI BICCHIERI E BICCHIERINI CAFFE’ IN MATERBI O PLASTICA (URGENTE)
4. ASTUCCI PORTA OGGETTI PER BAGNO (URGENTE)
5. SACCHI PER IMMONDIZIA (grandi e resistenti) (URGENTE)
6. ZERBINI PER ESTERNO TENDA (URGENTE)
7. GRUCCE (URGENTI)
8. MACCHINETTA PER IL CAFFè A CIALDE (URGENTE)
9. SET DA RICAMO (URGENTE)
10. TAVOLI E SEDIE DI PLASTICA (URGENTE)
11. TAGLIAUNGHIA
12. PHON PICCOLI
13. INSETTICIDA (URGENTE)
14. PALETTE CON MANICO ALTO
15. LAVATRICI
16. PORTA CICCHE
17. BIDONCINI IMMONDIZZIA
18. BACINELLE
19. STENDINI PER BUCATO
20. PIATTI E VASSOI MONOUSO
21. TELONI IMPERMEABILI PER COPERTURE
22. SACCHI A PELO
23. CARRELLO PORTA-VIVANDE DI ACCIAIO A TRE PIANI
24. CESTELLI PORTA-POSATE
25. TAVOLI DA LAVORO IN ACCIAIO
26. ARMADIETTI PER TENDA
27. CUOCIPASTA INOX
28. GUANTI DI LATTICE E DI PLASTICA TRASPARENTE
29. GUANTI IN GOMMA
30. CUFFIE PER CUCINA
31. SEDIE PIEGHEVOLI
32. TORCE a LAMPADA (con pile)
33. APPENDI GRUCCE
34. SPECCHI
35. SPAZZOLONI

Gestione
1. BUSTE DI PLASTICA PER CONSEGNARE LA MERCE
2. SCAFFALI
3. BACHECA IN LEGNO CON COPERTURA
Alimenti
1. SUCCHI DI FRUTTA (URGENTE)
2. ACETO (URGENTE)
3. THE (anche solubile) (URGENTE)
4. CAMOMILLA (URGENTE)
5. TISANE (URGENTE)
6. FRUTTA SCIROPPATA (URGENTE)
7. MAIS (URGENTE)
8. CREMA DI NOCCIOLE
9. SOTTOLI
10. PASTINA
11. BEVANDE VARIE
12. CARNE IN SCATOLA
13. PAN CARRÉ
14. CRACKERS
15. FARINA (confezioni da kg 1)
16. SCATOLAME TONNO (confezioni 5 Kg)
17. SCATOLAME (confezioni piccole: tonno, legumi vari)
18. CACAO
19. ORZO
20. CARAMELLE
21. MARMELLATE
22. BUSTINE ZUCCHERO MONOUSO
23. CAFFÈ IN POLVERE (non cialde)
24. CAFFè IN CHICCHI (sacchi da 5Kg)
25. ZUCCHERO
26. ACQUA (solo bottigliette da 0,5)
27. OLIO EXTRAVERGINE IN BOTTIGLIA
28. SALE FINO E GROSSO
29. VINO
30. RISO
31. FETTE BISCOTTATE
32. OLIO DI SEMI IN BOTTIGLIA
33. FORMAGGI VARI SOTTOVUOTO (Galbanino e simili)
34. SACCHI DI CROCCHETTE PER CANI E GATTI
35. CARTA STAGNOLA E PELLICOLA
36. SACCHETTI PER CONGELATORE

Prodotti per la pulizia
1. SCHIUMA DA BARBA E LAMETTE (tre lame) (URGENTE)
2. POMELLI PER BARBA E SAPONE DA BARBA (URGENTE)
3. DEODORANTI NEUTRI (URGENTI)
4. DEODORANTI ROOL –UP (URGENTI)
5. NAPISAN (URGENTE)
6. LISOFORM (URGENTE)
7. SPUGNE E PAGLIETTE (URGENTE)
8. PETTINI E SPAZZOLE (URGENTE)
9. SCOPE, RAMAZZE E MOCIO (URGENTE)
10. SCHAMPOO PER PIDOCCHI (URGENTE)
11. ROTOLI GRANDI DI CARTA ASSORBENTE (URGENTE)
12. AMMORBIDENTE (URGENTE)
13. SAPONE INTIMO
14. AMUCHINA
15. VARECCHINA, CANDEGGINA E DETERSIVI SUPERFICI
16. DETERSIVI BUCATO A MANO E LAVATRICE
17. DETERSIVI PIATTI
18. SHAMPOO E BALSAMO
19. ASCIUGACAPELLI
20. SPUGNE PER DOCCIA
21. CREMA PER MANI E VISO
22. BACINELLE E SECCHI DI PLASTICA
23. STENDINI E MOLLETTE
24. PRODOTTI PER BAGNI CHIMICI DI CAMPER E ROULOTTE
Vestiario (solo capi nuovi e per adulti)
1. K-WAY (URGENTE)
2. ASCIUGAMANI (URGENTE)
3. ACCAPPATOI (URGENTE)
4. PIGIAMI DONNA E UOMO (tutte le taglie) (URGENTE)
5. TUTE (URGENTE)
6. SCARPE UOMO/DONNA DA GINASTICA (URGENTE)
7. CIABATTE PER DOCCIA (URGENTE)
8. STIVALI (URGENTE)
9. SCARPONI UOMO/DONNA COMODI (URGENTE)
10. GAMBALETTI DONNA
11. INTIMO UOMO (slip, calzini,canottiere)
12. MUTANDE DONNA DALLA 4a in su
13. REGGISENO (taglie da 6a in su, per signore)
14. REGGISENI IN MICROFIBRA 2a/3a/4a
15. CANOTTIERE MEZZA MANICA LANA (donna 3a in su; uomo 5a in su)
16. FELPE (anche L e XL)
17. PANTALONI UOMO (in particolare taglie 48-52-54-56)
18. T-SHIRT
19. LENZUOLA SINGOLE E MATRIMONIALI
20. CUSCINI

Oggetti da non inviare perché ne siamo pieni!
1. Non inviare PANNOLINI - OMOGENIZZATI - GIOCATTOLI E ALTRI PRODOTTI PER BAMBINI
2. Non inviare VESTIARIO PER BAMBINI
3. Non inviare VESTIARIO USATO
4. Non inviare BAGNOSCHIUMA
5. Non inviare DENTIFRICIO E SPAZZOLINI
6. Non inviare ASSORBENTI
7. Non inviare PANNOLONI ER ADULTI
8. Non inviare LATTE E UOVA
9. Non inviare CEROTTI - GARZE - COTONE – ANTIIPERTENSIVI

Avvertenze: solo alimenti a lunga scadenza, indicare date di scadenza, se si consegna materiale dentro scatoloni (grandi raccolte) dividere il più possbile per tipologie, per gli indumenti dividere per tipologie e taglie

“Brigata di Solidarietà Attiva” Partito della Rifondazione Comunista
tel. 085 66 7 88
mail info@rifondazioneabruzzo.org Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. Indirizzo web Partito Sociale

Punti di stoccaggio.
PROVINCIA DI PESCARAPESCARA C/O CIRCOLO “A. GRAMSCI” piazza dei Grue, 39 tel. 08566788 - orario 09.30 – 21.30 CITTA’ SANT ANGELO C/O CIRCOLO PRC via Petruzzi (vicino clinica Villa Serena) tel. 3397531059 - orario 10.00 – 13.00 / 15.00 – 20.00 CEPAGATTI C/O CIRCOLO PRC “A. GRAMSCI” viale Duca degli Abruzzi tel. 3937703631 - orario 17.00 – 20.00 SPOLTORE C/O Area E-spò tel. 3335327500 – 3385619192 - via dietro le Mura, 16/1 LORETO APRUTINO C/O CIRCOLO “P. IMPASTATO” via dei Normanni, 5 tel. 3392130511 - orario 09.00 – 19.00 CIVITAQUANA C/O CIRCOLO “A. GRAMSCI” via Roma tel 320 63 05 833 - orario 11.00 – 13.00 / 17.00 – 20.00
PROVINCIA DI CHIETICHIETI C/O FEDERAZIONE PRC CHIETI viale Majella, 72 tel. 0871401151 - cell. 3316821388 - orario 08.00 – 20.00 SAMBUCETOC/O CIRCOLO “P. IMPASTATO” via Manzoni, 3 tel. 3465703126 - orario 09.30 – 13.30 / 14.30 – 20.30 SAN VITO CHIETINO C/O CENTRO SOCIALE “L’ARREMBAGGIO” tel. 3395852959 - orario 08.00 – 17.00
PROVINCIA DI TERAMOTERAMO C/O FEDERAZIONE PRC TERAMO via della cittadella, 11 - tel. 0861241511 GIULIANOVAC/O CIRCOLO RPC “P. DI MASSIMANTONIO” corso Garibaldi, 43/45 tel. 3471139192 - orario 09.30 – 13.30 / 15.00 – 19.30

Di seguito riporto alcune notizie in merito alla protesta davanti Montecitorio e "opportunamente" oscurata dalla TV di regime:


la manifestazione fuori da Montecitorio.
Chiesta più trasparenza nelle scelte del governo.

E' arrivata a Montecitorio per il sit-in dimostrativo, la marcia degli sfollati delle tendopoli dell'Aquila, che protestano proprio nel giorno in cui la Camera deve approvare il decreto legge sull Abruzzo.
Slogan e proteste. Senza bandiere di partito e scandendo vari slogan tra cui "forti e gentili sì, fessi no!", "100% ricostruzione, partecipazione e trasparenza" e "Buffoni, buffoni", 1000 aquiliani dei Comitati dei cittadini sono arrivati a Roma con 20 pullman partiti questa mattina alle 9 e 30 da Collemaggio. Presente anche un grande striscione con la scritta: "Case, scuole, Università. Subito. Contro la speculazione ricostruzione dal basso''. Ad imitazione delle tendopoli, alcuni ragazzi montano tende da campeggio sotto l'obelisco che domina la piazza. Sono scesi in piazza anche gli studenti dell'Onda che chiedono che a occuparsi della ricostruzione non sia Impregilo poiché fu proprio "la stessa azienda a costruire l'ospedale che poi crollarono". Leggi tutto... Ecco il nuovo elenco aggiornato per i rifornimenti.

contro la privatizzazione dell'acqua

Cosa ne pensate relativamente alla realizzazione di una campagna contro la privatizzazione dell'acqua?
Siete consapevoli che con l'ingresso di Sicilia acque diventiamo clienti e non proprietari di un bene comune come l'acqua?

10 BUONI MOTIVI PER ANDARE CONTRO IL REFERENDUM

. Siamo tutti scontenti della vigente legge elettorale, unanimemente denominata “porcellum” con la quale si è votato nelle ultime due tornate elettorali (2006 e 2008).
2. Questa legge, attraverso le liste bloccate, ha espropriato gli elettori di ogni residua possibilità di scegliersi i propri rappresentanti in Parlamento, conferendo a una ristrettissima oligarchia di persone (i capi dei partiti politici) il potere di determinare al 100% la composizione delle Assemblee legislative. Di conseguenza tutti i “rappresentanti del popolo” sono stati nominati, da oligarchie di partito, svincolate da ogni controllo popolare.
3. Attraverso l’introduzione di soglie di sbarramento irragionevoli, il “porcellum” ha soffocato il pluralismo, espellendo le minoranze, non coalizzate dal Parlamento.
4. Il referendum proposto non corregge nessuno dei difetti del “porcellum” ma, al contrario, li aggrava, esaltandone le conseguenze negative.
5. Il referendum propone sostanzialmente due modifiche della vigente legge elettorale: a) attribuisce il premio di maggioranza alla lista, che abbia ottenuto anche un solo voto in più delle altre liste concorrenti, abrogando la possibilità che il premio venga attribuito ad una coalizione di partiti; b) determina il raddoppio delle soglie di sbarramento confermando per tutti la soglia del 4% alla Camera dei Deputati e dell’8% al Senato (che la legge attuale impone soltanto ai partiti non coalizzati).
6. Attribuire il premio di maggioranza ad una sola lista determina un incremento inusitato del premio stesso, sovvertendo la regola basilare di ogni democrazia che si poggia sul principio che le decisioni si prendono a maggioranza.
7. In questo modo si realizzerebbe una sorta di dittatura della minoranza, in quanto un solo partito, senza avere il consenso della maggioranza del popolo italiano, avrebbe nelle sue mani il controllo del Governo e la possibilità di eleggere – da solo – il Presidente della Repubblica e di modificare la Costituzione.
8. La chiamata degli elettori alle urne per il referendum nasconde un inganno: essa sfrutta l’insoddisfazione generale che tutti noi nutriamo verso questa legge elettorale (il porcellum) per spingerci ad un voto che, qualunque sia il risultato, non può avere altro effetto che quello di rafforzare il porcellum.
9. Per questo si tratta di un referendum beffa: ci chiama alle urne per ammazzare il porcellum, ma in realtà lo ingrassa e lo rende intoccabile, in quanto il Parlamento non potrebbe fare delle riforme elettorali perché vincolato dal voto popolare espresso con il referendum.
10. Per questo diciamo No al referendum elettorale, non andando a votare e rifiutando le schede del referendum, se chiamati alle urne per il ballottaggio,

Al di là delle considerazioni di più ampio respiro provo a fare una prima sintetica analisi del voto per quanto riguarda Castellammare. IL PRC si attesta al 3,5% con 163 voti al suo attivo. Il dato si sposa con le nostre aspettative. Si poteva forse fare di più e per questo un pò di rammarico resta. L'aspetto più positivo è quello, che pur tra mille difficoltà, rimaniamo un gruppo compatto, dalle buone potenzialità e animato da tanto tanto coraggio. Per questo care compagne e compagni continuiamo a resistere e a rinnovare il nostro impegno per un'altra Castellammare.

Giacomo

Meglio del 2008, ma non basta. Una prima analisi del voto
su redazione del 08/06/2009


Non vi è dubbio che siamo di fronte ad una sconfitta. Per di più dolorosa e robusta nelle proporzioni. La lista comunista e anticapitalista supera di poco il milione di voti (con una percentuale del 3,37%), perdendo quasi i due terzi dei consensi registrati alle elezioni europee del 2004, quando il Prc raccolse 1milione e 970 mila voti (il 6,1%) e il Pdci 780mila voti (il 2,4%). Se confrontiamo il risultato con la clamorosa débâcle della Sinistra l’Arcobaleno alle elezioni politiche del 2008 (1milione 120 mila voti, 3,1%), rileviamo un recupero di due decimi percentuali ma un arretramento in termini assoluti di 90mila voti. Contestualmente, Sinistra e Libertà raggiunge un risultato inferiore al nostro e modesto (3,12% e 950mila voti), soprattutto se confrontato con premesse, e cioè il risultato dei Verdi (2,5%, 800mila voti) e dei Socialisti (2%, 660mila voti) alle scorse elezioni europee che, al netto dell’apporto del Movimento per la Sinistra (che nelle intenzioni sarebbe dovuto essere il motore catalizzatore del progetto, drenando la parte maggioritaria dei consensi), che lasciavano presagire un risultato diverso.Anche sommando i due risultati (quello della Lista comunista e quello di Sinistra e Libertà) i conti non tornano. Non tornano perché – al netto della consistenza elettorale del Partito socialista, circa 350mila voti e un punto percentuale alle elezioni politiche del 2008 – le due forze più consistenti della sinistra alternativa recuperano soltanto il 35% dei voti perduti in corrispondenza del disastro delle elezioni politiche. I flussi elettorali in uscita allora registrarono uno spostamento di circa 1milione e 500 mila voti dalle forze della sinistra al Partito democratico, una astensione di sinistra soppesabile in circa 500mila voti e uno spostamento di circa 300mila voti verso l’allora sinistra comunista (Pcl e Sinistra Critica).È ovviamente troppo presto per un’analisi accurata, ma è verosimile ritenere – leggendo i primi dati – che se una parte del nostro elettorato deluso è tornato a votare a sinistra (sia perché meno attratto dalla sirena del voto utile, sia perché meno attratto da liste identitarie, che nel 2008 rappresentavano le uniche falci e martello sulla scheda, sia perché convinto a rientrare da un non voto di protesta) un’altra parte, ben più consistente (ripetiamo: il 65% circa), ha confermato la sua scelta. Si tratta cioè di quasi due terzi di elettorato tradizionalmente comunista e di sinistra che anche a questa tornata europea ha confermato il non voto alle due liste maggiori della sinistra: in minima parte confermando un voto minoritario alla lista di Ferrando (che conferma lo 0,5% delle politiche e tiene l’80% dei suoi 208mila voti), in parte verso il Pd (ma è verosimile ipotizzare, considerandone il calo complessivo, che si tratta di una percentuale molto bassa, intorno a pochi decimi percentuali) e, soprattutto, verso l’astensione e verso la lista di Di Pietro, l’unica forza politica anti-berlusconiana che cresce poderosamente (dal 4,3% e 1.600.000 voti del 2008 all’8% e 2.450.000 voti del 2009).I problemi non diminuiscono se analizziamo, nello specifico, il risultato della nostra lista.Si tratta di una sconfitta indubbiamente pesante che vede un buon risultato al Sud (4,05%, ma con una Sinistra e Libertà che sfiora il 5,5%), una dignitosa tenuta al Centro (4,46% contro il 3,59% di Sinistra e Libertà) e in Sardegna (4,8% contro il 2,9% di SeL), e un arretramento molto consistente nelle Isole complessivamente intese (2,8%) e, soprattutto, nel Nord-Ovest (3%) e nel Nord-Est (2,3%).Per un giudizio più ponderato dobbiamo aspettare i dati disaggregati delle grandi città (a confronto con i dati amministrativi) e delle zone industriali e operaie. L’intreccio tra i risultati elettorali e la mappa geografica dei luoghi (città, paesi, comuni e quartieri) in cui massimo è stato lo sforzo organizzativo e di radicamento politico e sociale sarà essenziale per indicare linee di tendenza utili per il prosieguo del nostro lavoro. Già ora però possiamo porre in evidenza alcune constatazioni che, all’interno della sconfitta, ci devono confortare. La prima: ci siamo mantenuti, da soli, sopra il risultato percentuale delle elezioni politiche dell’Arcobaleno.La seconda: ci siamo mantenuti, con il nostro progetto di riaggregazione delle forze comuniste e anticapitaliste, sopra la ben più sponsorizzata (dai media e dal Partito democratico) lista di Sinistra e Libertà.Qual è la prima sommaria conclusione a cui ci conducono questi dati e queste constatazioni, se accolte con l’onestà intellettuale che al tempo dell’analisi del voto dell’Arcobaleno rese incontrovertibili e non ideologiche le nostre critiche nei confronti di un progetto complessivamente moderato (come dimostrò l’astensione di protesta), privo di un profilo identitario riconoscibile (come dimostrò lo spostamento di consensi verso le liste comuniste) e incapace di essere utile e incidere nella scena politica (come dimostrò il travaso di voti verso il Partito democratico)? Che il progetto della ricostruzione di un partito comunista più forte delle nostre relative debolezze non riceve un battesimo incoraggiante, subisce obiettivamente una battuta d’arresto. Ma non si compromette strategicamente, perché non incorre in un risultato elettorale clamorosamente fallimentare (come sarebbe stato sotto la soglia dell’Arcobaleno e sotto Sinistra e Libertà).Bisogna proseguire sulla strada che avevamo intrapreso: coordinamento permanente delle forze comuniste e anticapitaliste (Prc, Pdci e Socialismo 2000) e, a fronte del risultato elettorale, coordinamento allargato anche a quanti in Sinistra e Libertà intendono lavorare per un progetto unitario, riconoscendo le responsabilità di una divisione all’interno della sinistra (e in primo luogo dentro il Prc) che ha fatto fallire l’obiettivo del 4%.Ma attenzione a due elementi. In primo luogo sarebbe un errore devastante ritenere che queste elezioni europee indichino come via d’uscita dalla crisi della sinistra la riunificazione coatta di comunisti e Sinistra e Libertà. L’esperienza dell’Arcobaleno lo dimostra incontrovertibilmente. Altra cosa, analizzando il voto, sarebbe stata se il Movimento per la Sinistra fosse rimasta in Rifondazione comunista e non si fosse fatta protagonista di una scissione che oggi si dimostra tragicamente dannosa e potenzialmente esiziale (come avevamo denunciato prima, durante e in seguito al congresso). In secondo luogo è impellente stabilire un profilo chiaro per questo coordinamento, non solo in relazione alle politiche europee (l’ambiguità di Sinistra e Libertà rispetto alla collocazione europea lo dimostra), ma soprattutto in relazione al Partito democratico e al rapporto con il centro-sinistra. È necessario che questo polo sia autonomo, e cioè che eviti i due errori speculari del settarismo e della subalternità. Ed è necessario che dal cuore di questo coordinamento emerga una Rifondazione comunista più forte di quella che è in campo oggi e più radicata.

Ennesimo "omicidio bianco".




Circolo Metropolis - Partito della Rifondazione Comunista Castellammare

Comunicato per la morte di un lavoratore dell’Eurofish

Esprimiamo cordoglio ai familiari di Giacomo Pace, morto tragicamente in mare, mentre svolgeva il suo lavoro di guardiano delle vasche dei tonni dell’Eurofish.
Si tratta dell’ennesimo “omicidio bianco” sul lavoro.
Si pone un problema di sicurezza e di severi controlli all’interno di un’attività particolarmente rischiosa : già l’anno scorso si era sfiorata la tragedia con un sommozzatore colpito da embolia mentre lavorava all’interno delle vasche.
Chiediamo che la magistratura faccia piena luce sulle dinamiche dell’accaduto e accerti le eventuali responsabilità della ditta.
Chiediamo inoltre la revoca della concessione dell’impianto di stabulazione nelle acque del golfo, attività di forte impatto ambientale che ha finora portato molti vantaggi alla ditta e ben pochi alla comunità.

C.mmare Golfo , 07.06.2009


di Stefano Cristiano e Claudio Grassi
su redazione del 07/06/2009


Care Compagne e Cari Compagni,
ormai ci siamo. I seggi sono aperti per una tornata elettorale che non può essere considerata di "routine", almeno per quanto ci riguarda.
La sensazione, stando fra la gente a volantinare o facendo il porta a porta, è che ci sia un atteggiamento positivo verso di noi e verso la lista comunista e anticapitalista, la sensazione è che il risultato del 4% sarà tanto più a portata di mano quanto più saremo in grado, ANCHE OGGI E DOMANI, di far sapere che ci siamo ancora, che non siamo scomparsi insieme all'arcobaleno.
Quindi utilizziamo ogni minuto fino alla chiusura delle urne, usiamo ogni strumento a disposizione, dal telefono a internet dalla chiacchierata con gli amici al volantinaggio (consentito almeno a 200 metri dai seggi), per informare il maggior numero di persone del fatto che ci troveranno sulla scheda e che votare per noi, permetterci di superare il 4% alle europee rappresenta l'unico vero antidoto alla costruzione di un "regime", che può essere contrastato non attraverso inutili ed eclettici cartelli elettorali, quanto proponendo politiche e valori alternativi a quelli di destra.
Approfitto di questa occasione, e voglio farlo ora a risultati ancora non acquisiti, per condividere con voi una breve considerazione, e anticipare un ringraziamento.
Il 4% per noi non deve rappresentare un obiettivo ma il punto di ripartenza di un progetto politico: la ricostruzione di un soggetto politico comunista e anticapitalista che veda nei simboli del lavoro e soprattutto nei contenuti che essi esprimono non un limite, come ritiene chi ci ha lasciato, bensì il lievito per il rilancio di una sinistra più ampia non subalterna e non residuale.
Ebbene questo lavoro dovremo farlo noi. Non potremo aspettarci che altri ci vengano in aiuto. E' per questo che a conclusione della campagna elettorale voglio ringraziare sinceramente tutte le compagne ed i compagni che si sono spesi con generosità e passione in questa avventura ed in una condizione oggettiva e soggettiva difficilissima. Girando ho incontrato situazioni entusiasmanti, ed altre più complicate, realtà radicate sul territorio ed altre in condizione di sostanziale isolamento... Ciò che però non dobbiamo mai perdere di vista è la condizione nella quale siamo arrivati qui. Non dimentichiamoci mai cosa ha dovuto sopportare il nostro partito negli ultimi 15, 16 mesi. Dopo la fallimentare esperienza del governo Prodi ed in un contesto nel quale il PRC era già da tempo divenuto un partito d'opinione, abbiamo dovuto fronteggiare la catastrofe dell'arcobaleno, la cancellazione del PRC dal parlamento e quindi da tutti i mezzi di comunicazione; la nostra organizzazione è stata poi colpita da un congresso lacerante e, immediatamente dopo, dall'ennesima scissione condotta questa volte a tappe, con uno stillicidio che nei fatti ha prolungato il congresso fino ai primi mesi di quest'anno; poi la campagna elettorale condotta in in un quadro nel quale noi siamo stati dipinti come inesistenti, litigiosi e anacronistici. E' in questo contesto che abbiamo faticosamente ricostruito i gruppi dirigenti, preparato le liste, attivato politiche, rilanciato il radicamento sociale.
Compagne e compagni sicuramente in questi mesi abbiamo compiuto errori, ci sono stati ritardi, sono riaffiorate scorie e tossine congressuali non ancora completamente assorbite, ma in un contesto come quello che ho riassunto, considero letteralmente miracoloso ciò che stiamo riuscendo a fare. E' per questo che ho sentito il bisogno OGGI di ringraziarvi tutte e tutti. Perché dopo il 6 e 7 Giugno, che si raggiunga o meno il 4%, è da noi, da ciò che saremo riusciti a conquistare che dovremo ricostruire nuova militanza, fiducia reciproca, rispetto per rilanciare il nostro progetto politico.Allora lanciamoci in queste ultime ore di campagna elettorale con la consapevolezza dei nostri limiti e la serenità di avere fatto ciò che era umanamente possibile.
Un Abbraccio a tutte e a tutti voi.


Saluti Comunisti
Stefano Cristiano e Claudio Grassi


Ecco alcune utili indicazioni per esprimere correttamente il voto:


Quando:

Nel territorio italiano si vota sabato 6 e domenica 7 giugno 2009.

I seggi saranno aperti sabato 6 giugno dalle ore 15 alle ore 22 e domenica 7 giugno dalle ore 7 alle ore 22.
Nel territorio dei Paesi membri dell'Unione europea si vota venerdì 5 e sabato 6 giugno presso la sezione istituita dall'Ambasciata/Consolato di riferimento.

Riceverai a casa il certificato elettorale con l'indicazione della sezione presso la quale votare e dell'orario delle votazioni.

Se non ricevi il certificato entro il 2 giugno, potrai contattare l'Ufficio consolare competente per verificare la tua posizione elettorale ed, eventualmente, richiedere il certificato sostitutivo.

Per conoscere l'ubicazione della tua sezione potrai anche consultare il sito della sede diplomatico-consolare di riferimento.


Se sei residente in un Paese dell'Unione euroepa ma intendi votare i Italia, devi farne esplicita richiesta, entro il 5 giugno, al Sindaco del Comune italiano di ultima residenza.

Cosa occorre

Per chi vota in Italia: devi portare con te la tessera elettorale e un documento di identità valido.

Gli uffici elettorali comunali, al fine di rilasciare le tessere elettorali non consegnate o i duplicati delle tessere in caso di deterioramento, smarrimento o furto dell'originale, restano aperti da lunedì 1 giugno a venerdì 5 giugno dalle ore 9 alle ore 19, sabato 6 giugno dalle ore 8 alle ore 22 e domenica 7 giugno dalle ore 7 alle ore 22.

Come si puo esprimere il voto

Per esprimere un voto valido devi fare una croce sul simbolo prescelto.

Puoi esprimere anche delle preferenze, fino ad un massimo di tre, indicando i cognomi dei candidati prescelti negli appositi spazi accanto al simbolo.


Buon voto a tutte e tutti.

Votare è un diritto-dovere.

La scorsa notte all'età di 85 anni si è spento Onofrio Cilluffo. Per chi non ricorda l'uomo appassionato di sport, in particolare di calcio, che ha dedicato tutta una vita al calcio dilettante tra Alcamo, sua città natia, e Castellammare del Golfo, volevo solo ricordare che il suo unico grande obiettivo era quello di vincere la coppa disciplina. Uno sportivo vero, dunque, Cilluffo che incitava i propri ragazzi dalla panchina urlando "cinque minuti di serie A". Ci mancherà la tua grande passione e soprattutto la tua grande umanità.

Il voto utile

http://www.pdcitv.it/video/1485/IL-VOTO-UTILE

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