Dopo la sentenza di secondo grado, definitiva quindi nel merito, che condanna Cuffaro a 7 anni con l'aggravante di aver agevolato Cosa Nostra, cosa aspetta Casini ad espellere Cuffaro?

La questione morale non può essere agita a corrente alternata e le questioni di mafia non possono essere messe in un cassetto. Da nessuno.


--Ufficio stampa Prc-SE


Dichiarazione di Paolo Ferrero, segretario del Partito della Rifondazione Comunista e portavoce della Federazione della Sinistra.


Rifondazione comunista è accanto ai lavoratori che da Termini Imerese a Carini, a Trapani, a mille altre situazioni, lottano a difesa del loro posto di lavoro ma anche per il futuro della Sicilia.

Sappiamo che sono e saranno lotte lunghe e difficili, bisogna attrezzarsi per resistere tutto il tempo che sarà necessario, attivando strumenti di solidarietà concreta.

Il Prc ha, da tempo, dato vita in molte realtà ai gap (gruppi di acquisto popolare) come forma di autodifesa contro la crisi e la speculazione sui generi di prima necessità, realizzando acquisti collettivi direttamente dai produttori. I gap sono stati punti di riferimento importante per la solidarietà alle popolazioni dell' Abruzzo colpito dal terremoto e stanno dando vita all' esperienza di “arancia metalmeccanica”, la vendita diretta a prezzi popolari di arance siciliane , da parte di produttori colpiti dalla crisi e dalla speculazione, per impedire che i frutti vengano lasciati a marcire sugli alberi e contemporaneamente per finanziare casse di resistenza dei lavoratori in lotta. Ventimila chili di arance di Francofonte , in provincia di Siracusa, vendute nei gap nel nord e nel centro Italia, hanno aiutato i lavoratori dell' Eutelia, in condizioni difficilissime.

In questi giorni i gap e i circoli di Rifondazione a Palermo, Catania, Trapani ed in altri centri della Sicilia sono attivati a sostegno dei lavoratori del call center “Multimedia planet”di Trapani da mesi senza stipendio, che stanno occupando il loro luogo di lavoro.

Nelle prossime settimane estenderemo questa iniziativa in collegamento alle lotte dei lavoratori in tutta la Sicilia.


Luca Cangemi
Segretario regionale Rifondazione comunista


E’ già possibile dare un giudizio sulle iniziative del Lombardo Ter, il cosiddetto “governo delle riforme”, in merito al decisivo capitolo della gestione della macchina amministrativa della regione, in particolare riguardo alle sue posizioni di vertice.

E’ un giudizio che non può che essere durissimo.

Siamo in presenza di una impressionante sequela di comportamenti illegittimi e devastanti per l’interesse pubblico, frutto di una coerente strategia di colonizzazione degli apparati regionali e del soddisfacimento di interessi particolari.

La designazione dei dirigenti generali è stata il festival della violazione di leggi, regolamenti e contratti, buon gusto; a partire da una nomina effettuata prima ancora delle deleghe assessoriali e senza alcuna procedura di trasparenza e di motivazione.
Si è poi continuato con l'elusione del principio della rotazione per tutti i riconfermati e l’individuazione di 9 dirigenti generali esterni piuttosto che gli 8 possibili, con un’ interpretazione faziosa persino della matematica.
Infine il blocco-sblocco delle nomine dei DG esterni da parte della Commissione ad hoc, che ha "valutato" in una nottata che i curricula dei 9, per professionalità, competenza e titoli vari, non avevano corrispondenti ed eguali tra i circa 2200 dirigenti interni.

Tra i membri della commissione, ciliegina sull’indigesta torta, un avvocato dell'Ufficio Legislativo e Legale, che valuta i titoli del Dirigente generale indicato per la direzione del suo ufficio….
Siamo solo all’inizio ma, del resto, alzi la mano chi si aspettava qualcosa di diverso


Il Prc a fianco del Centro Sociale Laboratorio Zeta di Palermo. Basta sgomberi!

Dopo numerose minacce alternate a promesse non mantenute, ingenti forze dell'ordine hanno provveduto allo sgombero del "Laboratorio Zeta" storico centro sociale di Palermo, da sempre punto di riferimento per migranti e richiedenti asilo e di continue iniziative sociali e culturali.

I rifugiati ospitati nel centro, tutti con permesso di soggiorno, rischiano di finire per strada, il lavoro del centro sociale, che per anni ha coperto il vuoto di intervento del Comune e della Regione, sta per essere smantellato.

In una città caratterizzata da ben altri problemi, dalla criminalità organizzata all'emergenza rifiuti, si preferisce applicare la tolleranza zero con i pochi capaci di riempire il vuoto culturale e sociale in cui si vorrebbe tenere il capoluogo siciliano.

L'intervento violento delle forze dell'ordine costituisce l'ennesima dimostrazione del significato attribuito da questo governo alla parola "legalità", ovvero garantire gli interessi dei potenti e di rifiutare ogni forma di opposizione sociale.

Il Prc, condanna duramente la decisione di procedere allo sgombero si considera a fianco dei ragazzi del Laboratorio e di tutti i cittadini e le cittadine palermitani che hanno provato a impedirne l'attuazione.

L'esperienza del Laboratorio Zeta va salvaguardata contro gli interessi degli speculatori e delle mafie.

Stefano Galieni (resp nazionale immigrazione Prc)

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