Nell'assemblea di circolo PRC di sabato 06.12.2008 sono emersi spunti di discussione interessanti in una cornice fatta di uomini e donne animate da un grande voglia di fare politica. Non la politica fatta di rappresentanze e delegata ma politiche partecipate che nascono dal basso e che si nutrono della nostra passione di essere alternativi e comunisti, in un mondo, quale quello odierno, in cui regnano nichilismo e qualunquismo. In altre parole, animati dalla voglia di promuovere forme di partecipazione alla vita democratica che si nutrono delle nostre idee, delle nostre proposte e perchè no delle aspirazioni di noi, uomini e donne di Castellammare che vogliamo un domani migliore, per tutti e non per poche persone, ci siamo confrontati e abbiamo gettatto le basi per promuovere modalità diverse di pensare e fare politica.

In prima analisi si è discusso su come e con quali forme di partecipazione alla vita democratica del Paese si vuole arrivare al cuore e alla mente della gente, arrivando infine a proporre nuove forme di organizzazione anche del Partito della Rifondazione Comunista, per meglio incidere nella complessa realtà socio-economica che caratterizza la nostra comunità.


In particolare, Francesca Gelfo ha proposto d'essere più presenti sia in consiglio comunale sia, soprattutto, tra la gente, in quei luoghi che sono gli unici, purtroppo, frequentati massivamente dalla gente (mercatini, supermarket, chiese) per potere dialogare e confrantarci con i cittadini in prima persona. Giusi Fontana ha proposto di discutere gli argomenti trattati in consiglio comunale studiando nel dettaglio i punti all'ordine del giorno affrontati in seno al massimo consesso cittadino. Per potere discutere delle questioni con cognizione di causa, la stessa Giusi, suggerisce la creazione di gruppi di studio che possono avvalersi anche di professionalità esterne per trattare nei contenuti e non solo nelle forme gli argomenti oggetto di discussione. Gabriele Fontana ha insistito sulla necessità di creare gruppi di lavoro, anche come possibilità di crescita politico-culturale del circolo. Margherita Bruno ha posto l'attenzione sul mondo della Scuola, dell'università e della ricerca, invitando il circolo ad essere più presente in seno al quel grande movimento dell'onda anomala. Riccardo Vivona ha voluto porre l'attenzione dell'assemblea sull'importanza della nostra presenza nel territorio e sul confronto con la gente. Le forme per dialogare in modo efficace con le persone, a parere di Riccardo, oltre alla presenza fisica, si devono esplicare attraverso il volantinaggio e il giornalino Rosso, redatto dal nostro circolo, per informare e formare i cittadini. Luigi Terazzini, dall'alto della sua esperienza, anche di consigliere comunale, ha consigliato di insistere nella pratica del volantinaggio al fine di informare i cittadini dopo, però, avere studiato i punti all'ordine del giorno discussi in consiglio comunale e dopo avere espresso un puntuale giudizio politico sugli stessi. Camillo Navarra ha voluto ribadire l'importanza della contro-informazione in un contesto in cui tutte le notizie e le informazione politiche sono filtrate dai mezi di informazione di massa. La contro-informazione, secondo Camillo, deve essere intesa come un servizio da rendere alla società da esplicarsi sia atrraverso il giornalino Rosso sia attraverso il blog. Sempre Camillo ritiene fondamentale la presenza nel territorio nella logica di un partito che dev'essere in ogni lotta e ritiene indispensabile sottendere tutte le iniziative del circolo all'identità comunista. Matteo Coppola ha consigliato all'assemblea di organizzare il circolo per settori tematici, ciascuno con un proprio responsabile. Lo stesso suggerisce la nomina di un responsabile, una sorta di addetto stampa, che si interessi di raccogliere tutte le informazioni sugli eventi politico-culturali che vengono promossi nel nostro territorio al fine di non trovaci impreparati. Ruben Stabile, appena eletto durante la riunione nuovo portavoce dei Giovani Comunisti di Castellammare del Golfo, ha proposto la creazione di forum tematici volti ad affrontare e sviluppare i temi di nostro interesse e con l'obiettivo di fare crescere culturalmente la nostra comunità. Lo stesso Ruben cosiglia la creazione, oltre al blog del PRC, di quello dei GC, corredato da un forum via web. Obiettivo principale, secondo Ruben, è quello di formare anche i nostri tesserati mettendoli in rete con gli altri compagni della provincia di Trapani. Leo Gallo ha espresso la volontà di studiare nel dettaglio quanto discusso nei consigli comunali avvalendosi del supporto tecnico di professionisti qualora non si comprendano i dettagli dei provedimenti e auspica il potenziamnto del blog e del giornalino Rosso. Loredana Anzelmo ha espresso la volontà di aprire una sede, cosa che stiamo tentando di fare, perchè questa, a suo parere diventerebbe un punto di riferimento e un centro di aggregazione importante, sopratutto, per quei tanti giovani che non riescono ad incontrarsi e dialogare tra loro. La stessa Loredana consiglia di verbalizzare tutte le riunioni al fine di creare un archivio del circolo. Saverio Mazzara ha voluto fare riflettere l'assemblea sul tema della cultura alla legalità. A tal fine ha proposto di progettare degli incontri per conoscere e riconoscere la presenza all'interno della nostra comunità della cultura mafiosa. A parere di Saverio è inutile parlare di trasparenza e legalità se prima non si affronta con criterio scientifico il fenomeno mafioso, che in quanto sistema di pensiero pervade le nostre vite e ci accompagna nel quotidiano. Saverio pertanto propone all'assembea la creazione di forum sul tema della cultura alla legalità e di studiare i meccanismi che stanno alla base del sentire mafioso.


Abbiamo voluto rendere pubblico il nostro modo di fare e pensare la politica, al servizio della gente. Ciascuno di noi all'interno della nostra comunità è importante quanto l'altro. Essere alternativi e comunisti ha per noi un significato profondo che viene riassunto efficacemente da queste poche righe:

"Il comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente".

Karl Marx

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