E' in atto una raccolta firme per dire no all'antenna di telefonia mobile di Scopello. di seguito si riporta il testo che i cittadini potranno sottoscrivere.


"Si vuole installare, con nulla-osta della Soprintendenza, un’antenna per la telefonia mobile a ridosso del baglio di Scopello e dall’antica Torre Bennisti, simbolo del borgo. L’antenna avrà un impatto devastante sul territorio, sia per le conseguenze sulla salute dei cittadini, sia per l’ennesimo sfregio a uno dei siti di maggior valore storico-paesaggistico della Sicilia, già pesantemente attaccato dalla speculazione degli ultimi anni. La vicinanza dell’antenna al centro storico di Scopello rischia inoltre di compromettere le iniziative degli operatori turistici della zona che sono pertanto estremamente preoccupati Considerato che l’antenna:

A. Sorgerebbe a poche decine di metri dalla torre Bennisti, a meno di 60 metri dalle mura settecentesche del giardino antistante il borgo e a circa 100 metri dal borgo stesso;

B. Avrebbe un impatto ambientale notevole su un sito e un territorio tra i più rinomati e pregiati della Sicilia, per la cui difesa la popolazione del luogo si è più volte mobilitata;

C. Che le prescrizioni che accompagnano il nulla-osta della Soprintendenza (un muretto in pietra e un albero davanti!), non diminuiranno per nulla l’impatto ambientale dell’antenna, né potranno mai occultarla

D. Che da qualsiasi posizione la si osservi, la prevista allocazione dell’antenna ricade nel cono ottico del borgo di Scopello e della Torre Bennisti, compromettendone l’immagine;

E. Che la concessione rilasciata contrasta clamorosamente con il Piano Territoriale Paesistico Regionale, ambito1, elaborato dalla Soprintendenza ma inspiegabilmente disatteso dal nulla-osta ora concesso."

Il Partito della Rifondazione Comunista invita i cittadini a sottoscrivere la petizione popolare e coglie l'occasione per ribadire solidarietà al comitaro cittadino pro Scopello e al circolo Metropolis, promotori dell'iniziativa. Diciamo NO all'antenna di Scopello.

Alle prossime elezioni amministrative i partiti dovranno superare la soglia del 5% per entrare nei consigli comunali e provinciali. L'emendamento che introduce questo odioso sbarramento anche negli enti locali è stato votato all'unanimità da PDL, UDC, MPA e PD in commissione affari istituzionali all'ARS. Quello che fa riflettere sul ruolo del PD, sempre più teso al consociativismo piuttosto che all'opposizione è la ricerca continua di pratiche politiche e disegni di legge volti a cancellare la sinistra comunista da tutto il panorama politico nazionale. Sarà forse perchè eravamo e siamo l'unica forza politica che parla il linguaggio della verità? vi invitiamo a riflettere sulla gravità di un disegno di legge che mina la possiblità di molti elettori ad essere rappresentati politicamente.

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