Nel solco delle politiche securitarie e volte a cancellare la possibilità della critica e del dissenso promosse dal governo della lega e di berlusconi, il sindaco del nostro paese schiera le truppe del bene contro il popolo del male. In attesa delle ronde, Castellammare del Golfo diventa da una parte terra di conquista per tutti i cafoni che con le barche non rispettano nessuna regola e che invadono come cavallette ogni centimetro di baie e calette, dall'altra una specie di Alcatraz in cui viene negata qualunque possibilità di scambio culturale e di movimento artistico. Non è forse cultura la musica? non è forse movimento la possibilità per tanti giovani di scambiare le proprie idee? ebbene l'unica strada da intrapendere per ristabilire una cultura della legalità è quella dell'educazione e del senso civico non la strada minata dei divieti e delle proibizioni.
Il proibizionismo, pur essendo la via più semplice e in apparenza più efficace, ha sempre fallito come insegna la storia.
Compito delle istituzioni è fare rispettare le leggi, ma soprattutto, promuovere iniziative che conducano alla crescita di un cittadino consapevole e responsabile.
Viene da pensare che la politica dei divieti sia figlia di una grande paura: Paura di un cittadino che possa pensare con la propria testa, libero di criticare e di dissentire. Ecco forse cosa si intende per sicurezza: sicurezza di non avere opposizioni.
Partito della Rifondazione Comunista
Circolo di Castellammare del Golfo.

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