Chi sta alla testa?

Al momento di marciare molti non sanno
che alla loro testa marcia il nemico.
La voce che li comanda
è la voce del loro nemico.
E chi parla del nemico
è lui stesso il nemico.

Bertold Brecht

Dedicato a tutti quelli che spesso marciano a testa bassa senza sapere discernere chi è amico da chi è nemico.
La politica è anche capacità di prendere posizione e di comprendere da quale parte sta il nemico.

Le questioni affrontate a liberafesta.

La questione di genere. Nel proprio agire politico Rifondazione Comunista si pone il problema della questione di genere che si muove nel solco delineato dalla rivoluzione femminista. Critica dura e aspra di tutti quei meccanismi del potere ancora fortemente maschilisti. Una lotta che parte dal principio base di rappresentanza femminile all’interno degli organismi dirigenti del partito, per arrivare alla liberazione delle donne dall’oppressione e costrizione dei ruoli imposti dal modello familista e maschilista della società. Ci impegniamo a rispettare nella decisione dei giorni e orari degli incontri il punto di vista delle donne e di considerarlo, specie in alcuni casi vincolante (per esempio maternità, allattamento). Questo cammino di alternativa necessita tanto di una presa di coscienza delle donne della propria condizione femminile quanto dall’impegno del genere maschile a mettere in discussione se stesso, le proprie modalità relazionali e i propri simboli. Rifondazione Comunista si impegna a costituire una consulta femminile al suo interno aperta alle realtà associative presenti nel territorio e a sostenere le politiche delle pari opportunità nei luoghi di lavoro.

Il dato oggettivo è che a Castellammare del Golfo esistono numerose comunità di stranieri. Nel solco di una cultura dell’inclusione e riconoscendo il ruolo fondamentale dei migranti nella nostra economia, proponiamo una politica di prima accoglienza. Ad integrazione della risoluzione di problemi di più ampio respiro come quelli dei flussi migratori o come il riconoscimento del diritto delle persone di qualunque nazionalità a muoversi liberamente nel mondo, è necessario garantire a queste realtà presenti nel territorio condizioni di lavoro e di vita decorose e sottrarli a qualunque forma di schiavitù e sfruttamento. Rifondazione Comunista si adopererà per condurre una grande battaglia culturale all’interno dei settori popolari al fine di eliminare la paura del diverso, dello straniero, del migrante sempre più diffusa in alcune fasce di popolazione. Nel contempo è necessario creare uno sportello a servizio di queste comunità straniere al fine di favorire la loro integrazione prevedendo, anche, percorsi di alfabetizzazione.

Liberafesta: bilancio positivo.

Bilancio positivo per liberafesta: buon numero di presenze, tavola rotonda movimentata, grande perfomance di Nino Ciaravino (il Giufà di Castellammare) e delle band emergenti Mad Man Blues e Skanzafatiche. Un ringraziamento sincero a tutti coloro che hanno collaborato per la realizzazione di un evento che ha fornito spunti di riflessione, partendo dall’analisi di numerose questioni, ancora irrisolte. La questione dell’antifascismo, la questione di genere, la questione ambientale e la questione dei migranti sono alcune delle culture politiche che conducono alla trasformazione quando affrontate con il dialogo, senza pregiudizio e privilegiando pratiche democratiche volte alla partecipazione diretta dei cittadini. Il Partito della Rifondazione Comunista resiste 365 giorni l’anno, per affrontare queste come altre questioni.


PROGRAMMA

Ore 17:00 – Apertura degli stand e delle mostre.
Circolo PRC Castellammare del Golfo, Giovani Comunisti Castellammare del Golfo, Giovani Comunisti “Peppino Impastato” Partinico, Coordinamento per la pace Trapani, Circolo Metropolis Castellammare del Golfo, Libera Castellammare del Golfo, Emergency, Simposio Palermo. Mostre di pittura e fotografiche.

Ore 19:00 – Tavola rotonda. La galassia di sinistra diffusa e Rifondazione Comunista: le questioni, le proposte alternative e le culture politiche della trasformazione. Saluti di Giuseppe Ortisi (consigliere provinciale PRC) e di Salvatore Morsellino (segretario PRC Provincia di Trapani). Modera Giacomo Galante (PRC Castellammare del Golfo), intervengono Mimmo Neri (PRC “Peppino Impastato” Partinico), Mariangela Galante (Circolo Metropolis), Maria Pia Erice (Coordinamento per la Pace, Trapani), Maria Tesè (ArciDonna).

Ore 21:30 – Laboratorio teatrale. Il Cuntu: Giufà e il Ricco Borghese di Nino Ciaravino, liberamente tratto da il Furbo, lo Sciocco, il Saggio di Francesca Maria Corrao.

0re 22.00 – Musica dal vivo. Mad Man Blues e Skanzafatiche.
Il programma è suscettibile di cambiamenti.
Circolo PRC Castellammare del Golfo.

sabato 20 settembre 2008 villa comunale “Margherita” Castellammare del Golfo

LIBERAFESTA
“Testa cù n’parra si chiama cucuzza”
Ideata e organizzata dal circolo PRC di Castellammare del Golfo.


PRESENTAZIONE

Anche quest’anno a Castellammare del Golfo si terrà LIBERAFESTA, momento di analisi politica e spazio di espressione culturale, musicale e teatrale.
LIBERAFESTA, la cui ideazione e organizzazione è curata dal circolo PRC di Castellammare del Golfo si svolgerà in un’unica giornata -20 settembre- e si articolerà tra stand tematici, teatro per bambini, proiezione di corti, mostre fotografiche e di pittura, rappresentazioni teatrali e musica dal vivo. La politica si inserirà in questo contesto di incontro e partecipazione, muovendosi nel solco di pratiche di democrazia partecipata e politiche alternative.
Lo scenario di LIBERAFESTA sarà quello della Villa Comunale “Margherita”, un magnifico squarcio sul Golfo di Castellammare, tra Capo Rama e Capo San Vito. Uno sguardo all’orizzonte, quella linea immaginaria tra il possibile e l’impossibile a cui tendere per promuovere battaglie sociali, per coniugare passato e presente, memoria, presente e futuro, per innovare la politica e le pratiche democratiche, per ricercare nuovi linguaggi, nuove formule e nuove idee.Al di là di quell’orizzonte vorremmo trovare un giorno una società diversa, più giusta, più equa, più solidale.
Attraverso LIBERAFESTA vogliamo confrontarci e relazionarci con tutti coloro che sognano un’altra Castellammare, un’altra società, un altro mondo possibile, mettendo in risalto quei valori -riferimenti culturali, memoria, antifascismo, nonviolenza, antimafia sociale- appartenenti al bagaglio culturale della sinistra e di una forza comunista, che tende all’impossibile per raggiungere il possibile. La sfida per un cammino d’alternativa è ardua ma forse, anche per questo, affascinante. Siamo convinti che la strada da intraprendere sia quella che conduca ad un cambiamento radicale della società, volta tutta alla mercificazione della vita e all’individualismo. La dimensione in cui muoverci è quella del collettivo e della partecipazione.
La nostra lotta parte da qui, da Castellammare e dalla Liberafesta e continua per trasformare la nostra società.

Riflessione: perché non ricostruiamo la sinistra partendo dalla crisi economica che è la degenerazione di un modello di sviluppo sbagliato, basato tutto sul capitale?

Da sempre nel capitalismo le fasi di crescita sono seguite da periodi, talora anche lunghi di stagnazione e decrescita economica. Non desta stupore, dunque, l’annuncio dell’istat che nel secondo trimestre il Pil (prodotto interno lordo), un indice che misura la ricchezza di uno stato, è sceso sotto lo zero. Ogni giorno, nei vari Tg e non, nelle diverse Tv, locali e non, vengono condotte inchieste miranti a confermare, qualora ce ne fosse bisogno, che le famiglie italiane si impoveriscono sempre di più. Si parla di caro verdura, caro carne, caro pesce, caro libri etc. Si intervistano single, famigliole intente a fare la spesa, magari due precari con figlioletto al seguito che chiedono come fare a vivere con 2000 euro al mese, facendo arrabbiare chi con tre figli al seguito magari li guadagnasse quei 2000 euro. Alla fine fatto il servizio tutto finisce lì. Nessun approfondimento che mira a cercare di risalire alle cause di questa fase di recessione economica. Senza essere degli esperti economisti, si possono citare il prezzo del petrolio e delle materie prime (prezzi alle stelle), la crisi dei mutui, lo strapotere della finanza. Sotto l’aspetto più prettamente politico, l’origine di questo periodo di grossa difficoltà va ricercata nella mancata ridistribuzione dei redditi, nella scarsa innovazione, nelle privatizzazioni selvagge e nella ricerca del profitto anche nei settori sociali. Tutti punti non presi in considerazione da questo governo, neoliberista, capitalista e con accenti fascisti.
Vorremmo, pertanto, invitare tutti alla seguente riflessione: Oltre all'inchiesta non sarebbe ora che questo governo attuasse i provvedimenti del caso per tentare di risolvere questa crisi?
Non è forse giunta l’ora di considerare assolutamente inadempiente, Berlusconi e i suoi, sotto questo aspetto di primaria importanza?
Sopratutto, come può il capitalismo con le sue leggi selvagge mettere mano a qui provvedimenti che rinnegano il suo stesso impianto?
Questo sarebbe un punto di partenza dal quale cercare di ricostruire la sinistra, a fronte di un Berlusconi che ripete follemente che “il paese è solido”. Le dichiarazioni del Berluska infatti, oltre che avallare una situazione che sta degenerando, attestano come il Presidente del Consiglio seguiti ad ignorare le condizioni di vita della maggior parte delle persone. Nel frattempo noi continuiamo a stringere la cinghia………noi stupidi cittadini.

Giacomo Galante
& Camillo Navarra

PER CHI SUONA LA CAMPANELLA....DI ALLARME?

SCUOLA, drastici tagli di personale in Sicilia: quest’anno oltre 2.500 cattedre in meno e nei prossimi tre anni potrebbero essere addirittura 15.000.

Questo l’effetto principale della riforma scolastica voluta dalla ministra Gelmini, ciellina convinta. La causa di queste riduzioni, così come affermato dallo stesso direttore scolastico regionale Di Stefano, sono legate principalmente alla reintroduzione del maestro unico e ai nuovi orari delle scuole superiori. A chi giovano questi provvedimenti presi unilateralmente dalla ministra tra un rosario e l’altro? Sicuramente non aiutano gli studenti che rischieranno di trovarsi ammassati in classi sovra affollate e al personale dei docenti che rischia un taglio che si aggira sulle 2.500 unità per l’anno accademico in corso e che potrebbe lievitare oltre le 15.000 unità per i prossimi tre anni.
Fiocco e grembiule, voto in condotta e crocifisso. Sembra d’essere tornati alla scuola del secolo scorso. Classi sempre più affollate, sempre meno insegnanti, sempre più precari. La Gelmini con l’ennesima riforma scolastica sbagliata nei contenuti, distrugge quello che resta dell’istruzione pubblica. Per chi suona la campanella? Suona per gli studenti, per i docenti, per tutti i cittadini, ma è una campanella d’allarme: la scuola pubblica va a pezzi a vantaggio di quella privata.

Castellammare del Golfo
06.09.2008
Giacomo Galante
Segretario circolo PRC
Castellammare del Golfo

In merito alla intenzione di destinare i locali del Plesso Buccellato come sede dell'ufficio tecnico comunale e alle polemiche seguite, Rifondazione Comunista sta dalla parte dei genitori dei bambini e degli insegnanti. Rifondazione Comunista: in ogni lotta ci siamo.

COMUNICATO STAMPA

Il Partito della Rifondazione comunista, circolo di Castellammare del Golfo, esprime piena solidarietà agli alunni, ai genitori e agli insegnanti dello storico plesso Buccellato, i quali rischiano d’essere sfrattati in seguito ad una decisione unilaterale del Sindaco Bresciani che intende destinare la struttura scolastica quale sede dell’ufficio tecnico comunale. Tale decisione -così come quella di compromesso di indicare altre sedi per accogliere i bambini della scuola dell’infanzia e primaria, penalizzati da tale provvedimento, in alcuni locali del centro disabili Marconi, al di fuori del centro storico- creerebbe, a nostro parere, grave disagio alle famiglie dei bambine e tenderebbe ad impoverire culturalmente un intero quartiere che da anni, dalla mancata pulizia del canale, ricettacolo di topi e zanzare e dalla mancanza di un adeguato piano del traffico, soffre a causa di decisioni che si sono rivelate nel tempo miopi e senza nessuna prospettiva di sviluppo.


Castellammare del Golfo
05.09.2008
CIRCOLO PRC

Peggio di così non poteva iniziare l’anno scolastico per insegnanti e bambini dello storico plesso “Buccellato” di Castellammare del Golfo. Rischiano di essere sfrattati 137 alunni tra la scuola dell’infanzia e quella primaria. Sono queste almeno le intenzioni del sindaco Marzio Bresciani “per assicurare una sede definitiva all’ufficio tecnico comunale”. Sul piede di guerra famiglie e insegnanti che non intendono lasciare l’istituto da poco più di un anno ristrutturato. Per difendere la sede ieri c’è stata un’assemblea di genitori e insegnanti nei locali della sede centrale, la scuola media Giovanni Pascoli. Si è costituito un comitato che intende adesso fare battaglia. “Una società che non da il giusto peso all’infanzia – si legge in una dura nota – è una società senza futuro. L’amministrazione di destra preferisce risolvere i propri problemi occupando gli spazi della scuola. E’ semplicemente assurdo”. Si è costituito anche un comitato di quartiere per sottolineare “l’importanza sociale di una scuola che rende un servizio insostituibile in un’area storica della città”. All’assemblea era presente anche l’assessore alla Pubblica Istruzione Daniela Di Benedetto la quale ha confermato le intenzioni dell’amministrazione. Lo stesso sindaco Marzio Bresciani ha dichiarato:”Dobbiamo risolvere definitivamente il problema dell’ufficio tecnico ospitato in locali fatiscenti. Tuttavia, d’accordo con i genitori, vorremmo trovare una soluzione di compromesso”. L’amministrazione comunale ha indicato altre sedi per accogliere i bambini della scuola dell’infanzia e primaria. Si tratterebbe di alcuni locali del centro disabili di via Marconi, al di fuori del centro storico. Il comitato dei genitori ha rifiutato questa ipotesi ed è guerra aperta. “Faremo di tutto per riavere la nostra scuola, non escludiamo l’occupazione”. Solidarietà agli insegnanti è stata espressa dai colleghi della scuola media e primaria dell’istituto comprensivo. Intanto il comitato di quartiere sottolinea come le insegnanti e gli alunni del Buccellato hanno negli scorsi anni “recuperato e fatto conoscere il quartiere” promuovendo nel periodo natalizio il presepe vivente. La manifestazione aveva attratto migliaia di visitatori che hanno riscoperto gli angoli bui della città rimessi a nuovo dalla scuola. Ora è stato chiesto un incontro con il sindaco Bresciani.
Matteo (grazie a fabio per aver girato la notizia)

Una delle "voci in attivo" dell'espressione del potere clientelare in Sicilia è la SANITA'.

La corte dei Conti diffonde dati che, seppur nella loro estrema sterilità, fanno sussultare anche il più distratto dei cittadini, o, almeno, dovrebbero.

Si, perchè il dubbio esiste!

Infatti senza essere accusati di invito alla rivolta ci chiediamo: Ma nessuno sente il bisogno di dire Basta!?! Di continuare a subire in silenzio?!

Illustriamo i fatti:

Per porre rimedio al deficit di UN MILIARDO E 150 MILIONI DI EURO della sanità siciliana, il neo assessore dott. Massimo Russo ha varato dei provvedimenti che hanno come obiettivo il rientro dal deficit stesso.

Tali provvedimenti finiscono però con l 'abbattersi, come sempre del resto, sulle fasce più deboli della nostra società.

Ovvero i malati, gli anziani, i senza lavoro.

L’esempio?

Da lunedì 1 settembre 2008 tutte le analisi cliniche di cui necessitiamo o, potremmo necessitare tutti noi, vanno pagate.

Esenti e non esenti sia per patologia che per reddito. Sono esclusi due o tre esami definiti "salvavita" tipo la risonanza magnetica ecc. e le analisi per i disabili.

Questo perché il neo assessore regionale alla sanità ha fatto sapere a tutti i laboratori di analisi e diagnostica che non pagherà prestazioni effettuate in regime di convenzioni che supereranno un tetto massimo annuale di “tot” euro per singolo laboratorio.

Il risultato è stato subito quello di sapere che la quasi totalità dei laboratori, alla data del provvedimento, avevano già e, ovviamente, raggiunto tale limite e oltre. e, pertanto: chi ha bisogno deve pagarsi le analisi!

Ci chiediamo come tale provvedimento, compreso nel "piano di rientro" programmato dal neo assessore, si concilia con i 48.000 dipendenti del comparto, con una spesa sostenuta, nel 2007, per l’assistenza specialistica convenzionata di 425 milioni; con 700 milioni di spesa per l’assistenza ospedaliera convenzionata e con un miliardo e 100 milioni di ammontare totale della spesa per le 1.844 convenzioni private (si sottolinea come la sommatoria di tutte le convenzioni delle restanti regioni d’Italia non supera tale cifra) e, soprattutto, l’amara considerazione: che colpa abbiamo noi cittadini se anni di politica di sperperi e clientele dei diversi governi di destra in Sicilia miranti a favorire il "privato" e a non potenziare il pubblico, adesso presentano il conto?

Camillo Navarra

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