E' nato alla regione Sicilia il governo Lombardo- Miccichè – PD. L’ipocrisia con la quale i dirigenti del Partito democratico stanno, maldestramente, cercando di coprire questa evidente realtà dietro assessori tecnici “informali” rappresenta un ulteriore elemento di degrado.

Le forze della federazione della sinistra denunciano da tempo la preparazione di questa gravissima operazione politica, da mesi sottolineiamo che l’assemblea regionale siciliana è stata trasformata in una palude e ne chiediamo lo scioglimento.

Si è determinato già all’indomani delle elezioni regionali del 2008 uno scenario caotico, disastroso per la società siciliana, ideale per le più spregiudicate operazioni.

Adesso il Partito democratico ha definito, un organico rapporto di potere, accettando di sostenere una giunta che ha dentro e dietro di sé non solo alcuni tra i settori più impresentabili della destra siciliana ma che conferma persino il famigerato assessore Armao, protagonista di un clamoroso caso di conflitto d’interessi sul delicatissimo tema dei termovalorizzatori, di cui lo stesso PD chiedeva fino ad ieri le dimissioni.

Bisogna leggere bene questa operazione , coglierne la pericolosità, oltre gli aspetti grotteschi, pur così numerosi. Si gioca una partita sulla ristrutturazione degli equilibri di un sistema di gestione di risorse e consenso(fondi europei,ciclo dei rifiuti, sanità tra i capitoli più importanti) ma anche l’apertura di una nuova stagione di consociativismo nella società, in una fase in cui- da Termini Imerese al mondo agricolo- si annunciano conflitti rilevanti.

Non è un caso che i massimi sponsor del nuovo governo siano Cisl e Confindustria.
Un laboratorio di affari e di subalternità sociale che guarda anche ad una fase di “inciuci” nella politica nazionale.

La costruzione di un vasto fronte di opposizione politica e sociale è quindi un compito urgente per contrastare questi progetti e per impedire che questa vicenda sia un nuovo, disastroso, incentivo alla passivizzazione dei cittadini e delle cittadine.

Le lotte contro la mafia, per il lavoro, per l’ambiente e i beni comunisono il terreno su cui si può invertire la tendenza.

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