Nonostante il resto dell’Europa abbia registrato un forte decremento per quanto concerne le cosiddette “ Morti bianche”, l’Italia detiene ancora oggi il primato delle vittime per il numero degli incidenti sul lavoro, puntualmente seguiti dalle solite frasi di circostanza, dichiarazione d’intenti da parte di un governo troppo occupato ad istituire leggi che favoriscano i propri interessi, in particolare quelli personali del Berluska, per occuparsi delle necessità della popolazione, che sempre più spesso vengono messe a tacere con promesse fittizie ricamate dalla demagogia, di cui troppo frequentemente sentiamo fare largo uso ed abuso. Nell'intento di evitare che la tragica frequenza di questi avvenimenti possa condurci erroneamente ad abituarci ad essi, come se fossero fatali incidenti e non il frutto della negligenza dei datori di lavoro, Rifondazione Comunista, assieme alle Giovani ed ai Giovani Comunisti, s'impegna in una campagna di sensibilizzazione, promuovendo questa iniziativa informativa mirata a porre e sviluppare un'appropriata attenzione verso la prevenzione, augurandosi di poter trovare un riscontro da parte degli organi amministrativi che, dal canto loro, dovrebbero essere in grado di creare una struttura di controllo e vigilanza mirata a garantire un ambiente lavorativo sicuro, ed assicurare l'applicazione delle sanzioni nei confronti di chi non si attiene alle norme, adeguate alle gravità e alle conseguenze di tali comportamenti, nella piena consapevolezza, però, che questo genere di attività ispettive non bastino da sole, necessitando di altri principi guida quali la prevenzione e la formazione, affinchè questi possano rientrare a far parte della cultura di ogni singolo individuo, mirando alla diffusione del concetto di legalità.

Margherita Bruno
Giovane comunista

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