Giù le mani dal Plesso Buccellato.

COMUNICATO STAMPA

In merito al cambiamento della destinazione d’uso dei locali del Plesso Buccellato, Il Partito della Rifondazione Comunista, circolo di Castellammare del Golfo, nel ribadire piena solidarietà al comitato dei genitori e degli insegnanti, si chiede come possa crescere una società dove la scuola e, quindi, la formazione delle nuove generazioni venga messa in secondo piano e considerata uno ostacolo allo "sviluppo" del paese. La scelta del sindaco Bresciani appare, tra l’altro, in contraddizione con la rivalutazione del centro storico tanto vagheggiata dallo stesso, nell’ultima campagna elettorale. La scuola Buccellato non è semplicemente un edificio da riempire con qualche ufficio ma una struttura che ha rivestito un ruolo socio-educativo fondamentale per la crescita culturale di un intero quartiere storico. Ruolo che dovrebbe essere valorizzato da una giunta comunale e non mortificato da scelte incomprensibili che penalizzano oltre modo tanti bambini, padri e madri di famiglia. Il Partito della Rifondazione Comunista rimane, pertanto, perplesso sull'operato della Giunta Bresciani e ancor di più su quello di un consiglio comunale non propositivo, che ritiene di potere contribuire alla rinascita e allo sviluppo del Paese trasferendo l’ufficio tecnico comunale da un locale ad un altro, senza chiedersi il perché della situazione di crisi economica in cui versa il Paese e senza fare fronte attraverso alcune iniziative concrete e tangibili ai rischi derivanti dal caro vita, con il conseguente calo dei consumi, che sta mettendo a dura prova i tanti cittadini di Castellammare del Golfo che non arrivano alla fine del mese.




Circolo PRC Castellammare del Golfo

12 commenti:

.....PER FAVORE NON FISSATEVI SOLO CON LA SCUOLA, CHE è IMPORTANTISSIMA, MA PENSATE ANCHE ALLO SFRATTO DEGLI ANZIANI.
COME FARANNO AD ARRIVARE ALLA VILLA OLIVIA? NON è GIUSTO MERITANO PARI INTERESSE. PIERO

11 novembre 2008 alle ore 09:15  

Sulla scuola Buccellato non siamo "fissati" abbiamo preso una posizione e la difendiamo motivandone la scelta. Circa lo "sfratto" degli anziani prenderemo una posizione al più presto, ci occorre prima conoscere i fatti, solo allora potremo esprimere un giudizio di natura politica. Giacomo Galante.

11 novembre 2008 alle ore 12:55  

E la motivazione qual'é, chiudere gli occhi e non verificare che abbiamo un paese pieno di scuole utilizzate a metà, con plessi semi-pieni o semi-vuoti e classi con pochi bambini??? Sveglia compagni!!!!

11 novembre 2008 alle ore 16:52  

Alla base della nostra posizione politica c'è l'idea che la scuola e la formazione siano un aspetto fondamentale per la crescita di un Paese. Se proprio si deve tagliare, in una logica di rientro dopo anni di sprechi, si può cominciare, come abbiamo proposto in tempi non sospetti, dalla riduzione del 50% dell'indennità dei consiglieri, della giunta, del sindaco e dalla riduzione delle spese per consulenze esterne. Ti ribadisco come sia prioritario, per la nostra cultura, mettere il cittadino al centro della politica in una logica di democrazia partecipata, pertanto non comprendiamo il meccanismo per il quale il sindaco prende una decisione e in un secondo momento cerca il dialogo su scelte già prese. Questa è una politica in due tempi che non comprendiamo. In democrazia le pratiche dovrebbero essere diverse: prima il dialogo poi la scelta. Giacomo Galante

11 novembre 2008 alle ore 19:23  

Se dobbiamo essere obiettivi è avvenuto il contrario. Ad una manifestazione d'intenti da parte dell'A.C. il comitato è andato di corsa in tv, a sbraitare.
Ma non è questo il problema! Mi piacerebbe invece capire cosa ne pensi della razionalizzazione delle risorse (aule, insegnanti, ecc.), se accetti l'idea che ci siano sparse per il paese classi formate da 10-12 bambini, nel raggio di 1 Km., in barba ad ogni logica razionale, funzionale solo a pochi. Per quanto riguarda le indennità, personalmente penso che sia un falso problema, io proporrei l'abolizione dell'indennità, altro che riduzione.
P.S.:Ma dove eravate quando i commissari per due anni e mezzo hanno paralizzato interi settori economici (Edilizia ed indotto), lasciato il paese in stato di abbandono e sudicio, elargito consulenze a destra e a manca!!!!

11 novembre 2008 alle ore 20:46  

anche allora abbiamo preso posizione contro le consulenze e le spese eccessive. Non dimentichiamoci che i commissari sono sopraggiunti come conseguenza dello scioglimento della Giunta Ancona per infiltrazioni mafiose; cosa che ancora oggi paralizza l'ufficio tecnico comunale. circa l'indennità anche la tua proposta di eliminarle del tutto mi trova daccordo, in quanto massimalista. Circa la razionalizzazione, invece, sono in disaccordo perchè in questo caso si tratta di stabilire delle priorità. Ebbene per me è prioritario mettere al primo posto la scuola e la formazione degli studenti. A questo proposito alcune strutture che sono solo parzialmente utilizzate potrebbero servire, in una logica di potenziamento delle risorse alla scuola, per promuovere corsi di alfabetizzazione dei tanti migranti che risiedono nel nostro paese oppure per ospitare, e questa è un'idea personale, un corso di laurea di biologia marina oppure di archeologia marina come sezioni distaccate dell'università di Palermo. Dalle mie considerazioni avrai colto come sia fondamentale a mio parere progettare e valorizzare il nostro paese partendo dalla cultura e dalla formazione delle nuove generazioni. L'idea di stato sociale è quella, per esempio, che tiene in vita una scuola nella frazione di Balata di baida senza che ci siano i numeri necessari per conservarla. Non ritieni che un'eventuale soppressione per esigenze di bilancio colpirebbe a morte un'intera comunità? Giacomo Galante

12 novembre 2008 alle ore 01:10  

I tuoi progetti sono interessanti e condivisibili, fermo restando che si possono attuare in orari diversi dalla scuola visto che gli extracomunitari di mattina lavorano.
Sui corsi universitare meglio evitare, rischiamo di entrare in "Colluttazione".
Sulla scuola di Balata o di realtà assimilibili il problema non si pone. Anche con un solo alunno quella scuola va mantenuta. Resta un punto su cui non hai risposto. Che ne facciamo di edifici scolastici utilizzati a metà????
Ciò che voleva fare Bresciani secondo me era un'altra, avviare un confronto con il mondo della scuola per creare una sinergia, "dare-avere", cioè sedersi attorno ad un tavolo e con spirito costruttivo porre ognuno le proprie problematiche, da una parte la scuola e dall'altra il Comune, per capirci lui voleva creare un rapporto fatto di progetti condivisi. Questo purtroppo non è avvenuto. Credo che il mondo della scuola abbia perso una grossa occasione. Credo infine che bisognerebbe provare a conoscere Bresciani.

13 novembre 2008 alle ore 20:38  

Dunque, non riesco a capire di che che plessi semivuoti si parli.
Se si parla degli istituti superiori allora capisco, ma il fatto che le sezioni degli istituti superiori di castellammare diminuiscano di anno in anno sono altri problemi. Per quel che ricordo, specie in scuole come il crispi si è ricorso anche al vecchio sgabuzzino del bidello, dove sono stati infilati ben 18 alunni( esperienza personale).
Il plesso Buccellato,attualmente, è la scuola più ristrutturata, quindi più adatta a ricevere i bambini che il paese abbia. Se non sbaglio, a quanto ho sentito i bambini verrano spartiti nelle altre scuole e plessi, no? Mi è arrivata voce, confermata da un anonimo qualche post più giù, che alcuni addirittura verrano portati alla pascoli, che non fa certo parte del circolo didattico delle scuole primarie castellammaresi, or mi sovviene il dubbio..Come mai, visto che ci sono plessi semivuoti o semipieni, bisogna ricorrere ad istituti estranei al circolo didattico? Come del resto, è successo più e più volte a turno da quasi tutti i plessi, utilizzando aule del tecnico, ad esempio. Evidentemente, non c'è questa grande sovrabbondanza di aule libere...
Ad ogni modo, vorrei ricordare, che la maggior parte dei bambini del plesso buccellato abitano in zone limitrofe e quasi tutti vanno a scuola a piedi (si tratta di bambini ricordiamo), questo perché i genitori a lavorano già dalle 6 del mattino (muratori ecc) e non hanno una seconda macchina, uno spostamento del genere, da una parte all'altra del paese(ovunque essi siano spostati, ogni edificio che possa essere adibito a tale scopo e da tutt'altra parte rispetto al plesso buccellato)comporterebbe enormi sacrifici in primis dai bambini che ne soffriranno fisicamente ed emotivamente di un cambiamento così radicale.

14 novembre 2008 alle ore 03:42  

Il sindaco Bresciani è una cosa, la persona un'altra. I nostri giudizi politici si riferiscono al sindaco Bresciani e alle sue scelte, non certo alla persona che non conosciamo nella sua sfera privata e su cui non emettiamo giudizi. Circa l'utilizzazione di plessi semivuoti, ti ho gia risposto sempre se, si intende, i plessi sono realmente vuoti. Il fatto che tu ritenga che la scuola della Balata di baida (seriamente a rischio per colpa dei tagli della Gelmini)debba essere mantenuta a prescindere dal numero degli alunni conferma implicitamente che tu riconosci alla scuola un ruolo socio-educativo rilevante, che esula dagli aspetti meramente economici. Si tratta di un servizio reso alla comunità che va potenziato e non indebolito nella fondamenta (scuola primaria). Ciao

14 novembre 2008 alle ore 11:06  

x Giacomo
Lo facciamo insieme un giro per le scuole (elementari) di Castellammare???? A sorpresa naturalmente!!! Se sei onesto intellettualmente, come credo, sarai sicuramente d'accordo con me!

14 novembre 2008 alle ore 14:38  

mi vine difficile fare un giro con un anonimo. Ad ogni modo ti ribadisco che per mia cultura quando qualcosa, come una scuola, riveste una funzione sociale il rapporto costi/benefici non deve essere tentuo in considerazione.

14 novembre 2008 alle ore 14:53  

Ma come te lo devo fare capire che se hai poche risorse, se non razionalizzi, i tuoi buoni propositi rimangono aria fritta.

16 novembre 2008 alle ore 13:43  

Post più recente Post più vecchio Home page

Scrivi al webmaster