Il tour di Paolo Ferrero in Sicilia


ore 11 Palermo: conferenza stampa sede comitatato regionale PRC
ore 12 Palermo: incontro con le realtà in lotta dei lavoratori
ore 16,30 Caltanissetta: assemblea biblioteca Scarabelli
ore 19 Palermo: comizio Piazza Rivoluzione
ore20,30 Partinico: incontro a Telejato
ore 21,30 Trapani: assemblea e concerto "Boccadillo pub" contrada Milo (Uscita autostrada di fronte VV.FF.)
ore 23,00 Castellammare del Golfo: incontro con i giovani "Picolit Pub" Via Discesa Marina 1 (Scalinata accanto villa comunale)



Biografia di Paolo Ferrero

Nato a Pomaretto (To) il 17 novembre 1960. Ha due figli. Diploma di perito tecnico industriale. Obiettore di coscienza, a 19 anni inizia a lavorare in FIAT come operaio. Collocato in cassa integrazione a “zero ore”, viene eletto delegato sindacale della FIOM e fonda con altri lavoratori in CIG la “Cooperativa Agrovalli”. Successivamente ha ricoperto ruoli di direzione nella CGIL e nella Federazione Giovanile Evangelica Italiana – FGEI, di cui è stato segretario nazionale. Iscritto al Partito della Rifondazione Comunista. Responsabile dell’area politiche del lavoro, economiche e sociale del PRC, fa parte della segreteria nazionale del partito dal 1995 al 2006. Da giovane si iscrive a Democrazia Proletaria e negli anni successivi entra negli organismi dirigenti del partito. Eletto deputato nella XV° legislatura si è dimesso in seguito alla nomina a Ministro della Solidarietà sociale nel II° Governo Prodi. Nel tempo libero pratica l’alpinismo e si diletta a suonare vari strumenti.

2 commenti:

Certo l'immagine della frammentazione della sinistra non è un spettacolo edificante. Sarà la definiva scomparsa di un'idea di fare politica ormai superata dai tempi, di cui solo i dirigenti dei vari partitini dell'estrema sinistra sembrano non accorgersene, se è un bene od un male vedremo.

18 maggio 2009 alle ore 16:44  

Certo che la frammentazone non è una cosa piacevole tanto più visto i numeri, allo stesso modo è altrettanto vero che la frammentazione è stata voluta da chi adesso insegue il PD, basta gurdare le politiche di alleanze perseguite a livello di amministrative e provinciali. L'unica possibilità di uscire fuori da questa crisi, che è anche politica, è di creare un fronte di opposizione sociale al fne di promuovere diverse modalità di relazionarsi con la gente.

18 maggio 2009 alle ore 17:52  

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