E ADESSO QUERELATECI TUTTI!!!!!!!!

Apprendiamo dagli organi di stampa, che la giornalista Sandra Amurri è stata querelata dall’ex governatore della Sicilia Totò Cuffaro (che ricordiamo lo scorso giorno 25 è stato rinviato a giudizio dal tribunale di Palermo, con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa).
Gli avvocati del senatore dell’Udc, si rivolgono contro l’articolo comparso sul “Fatto Quotidiano”, dal titolo “Storie di mafia e di denaro”. La querela annunciano gli avvocati di Cuffaro sarà estesa anche all’ex moglie del senatore del Pdl Tonino D’Alì, Maria Antonietta Aula, che in un’intervista rilasciata al quotidiano ha parlato delle sospette frequentazioni dell’ex marito che avrebbe stretto rapporti con alcuni esponenti di Cosa Nostra del calibro di Francesco Virga, figlio del boss Vincenzo, Guttadauro e lo stesso Matteo Messina Denaro figlio di don Ciccio, ex campiere della tenuta in contrada Zangara del senatore. Nel corso dell’intervista, Maria Antonietta Aula ha anche parlato delle (sospette?) frequentazioni di Cuffaro.
Noi giovani comunisti, esprimiamo tutta la nostra solidarietà a Sandra Amurri e i componenti della testata giornalistica. In un territorio come quello del trapanese dove l’informazione libera è diventata un optional non possiamo che ammirare il lavoro svolto dal quotidiano diretto da Antonio Padellaro. Chiediamo inoltre al senatore D’Alì di rispondere alle nostre domande. Risposte dovute a tutti quei cittadini onesti che giornalmente si battono per affermare la legalità in una terra che ha piano troppi suoi figli. A tutti quei cittadini che chiedono a gran voce che la mafia vada fuori dallo Stato. A tutti quei cittadini che vogliono essere governati da gente onesta.

Le nostre 15 domande al senatore Antonio D’Alì : e adesso………. Che ci quereli tutti!!!!!!!

1)Lei conosce Matteo Messina Denaro?

2)Che rapporti ha avuto in passato con lui?
3)Come mai lei non ha mai chiarito il tipo di legame che in passato ha avuto con il boss?

4)E’ vero che ha ricevuto un regalo di nozze da Don Ciccio, papà di Matteo Messina Denaro?

5)E’ vero che ha ricevuto un messaggio proveniente direttamente dalle carceri a firma di Francesco Virga, figlio dell’ex capomafia di Trapani?

6)E’ vero che andava a cena con il vescovo di Trapani, Francesco Miccichè, portandosi dietro quella che allora era la sua amante e che oggi è diventata sua moglie?

7)Cosa ne pensa dell’intervista rilasciata dalla sua ex moglie al Fatto Quotidiano?
Ha intenzione di intraprendere azioni legali per quanto dichiarato dal sua ex al Fatto Quotidiano?

8)Ha intenzione di intraprendere azioni legali per quanto dichiarato dalla sua ex al Fatto Quotidiano?

9)Il suo nome in più di un occasione è saltato fuori in inchieste antimafia come mai?

10)Che ne pensa dell’ex prefetto di Trapani Fulvio Sodano?

11)E’ vero che l’allontanamento di Fulvio Sodano da trapani sarebbe frutto di un complotto ben architettato di cui lei sarebbe regista occulto?

12)Lei ha mai ottenuto voti dalla mafia?

13)Lei si definisce un uomo di chiesa, in che senso?

14)Che cos’è per lei il potere?

15)Si dice che lei risulti tra gli iscritti alla loggia massonica P2. Perché non ha mai chiarito la sua posizione a riguardo?

Infine una sola domanda la poniamo al vescovo, monsignor Francesco Miccichè…..

Ci vuole illustrare per favore il suo concetto di famiglia visto e considerato che andava a cena con un uomo che si portava dietro la sua amante. Storia ben nota a tutti in città?

I Giovani Comunisti Trapani
Ragazzi che hanno scelto da che parte stare!!!!

6 commenti:

Penso di parlare a nome di tutto il circolo del PRC di Castellammare del Golfo se esprimo la mia piena solidarietà alla giornalista Sandra Amurri.
Querelate pure noi!!!

1 dicembre 2009 alle ore 20:46  

FIGLIO mio, stai per finire la tua Università; sei stato bravo. Non ho rimproveri da farti. Finisci in tempo e bene: molto più di quello che tua madre e io ci aspettassimo. È per questo che ti parlo con amarezza, pensando a quello che ora ti aspetta. Questo Paese, il tuo Paese, non è più un posto in cui sia possibile stare con orgoglio. Puoi solo immaginare la sofferenza con cui ti dico queste cosee la preoccupazione per un futuro che finirà con lo spezzare le dolci consuetudini del nostro vivere uniti, comeè avvenuto per tutti questi lunghi anni. Ma non posso, onestamente, nascondere quello che ho lungamente meditato. Ti conosco abbastanza per sapere quanto sia forte il tuo senso di giustizia, la voglia di arrivare ai risultati, il sentimento degli amici da tenere insieme, buoni e meno buoni che siano. E, ancora, l' idea che lo studio duro sia la sola strada per renderti credibile e affidabile nel lavoro che incontrerai. Ecco, guardati attorno. Quello che puoi vedere è che tutto questo ha sempre meno valore in una Società divisa, rissosa, fortemente individualista, prontaa svenderei minimi valori di solidarietàe di onestà, in cambio di un riconoscimento degli interessi personali, di prebende discutibili; di carriere feroci fatte su meriti inesistenti. A meno che non sia un merito l' affiliazione, politica, di clan, familistica: poco fa la differenza. Questo è un Paese in cui, se ti va bene, comincerai guadagnando un decimo di un porta borse qualunque; un centesimo di una velina o di un tronista; forse poco più di un millesimo di un grande manager che ha all' attivo disavventure e fallimenti che non pagherà mai. È anche un Paese in cui, per viaggiare, devi augurarti che l' Alitalia non si metta in testa di fare l' azienda seria chiedendo ai suoi dipendenti il rispetto dell' orario, perché allora ti potrebbe capitare di vederti annullare ogni volo per giorni interi, passando il tuo tempo in attesa di una informazione (o di una scusa) che non arriverà.

1 dicembre 2009 alle ore 23:21  

E d' altra parte, come potrebbe essere diversamente, se questo è l' unico Paese in cui una compagnia aerea di Stato, tecnicamente fallita per non aver saputo stare sul mercato,è stata privatizzata regalandole il Monopolio, e così costringendoi suoi vertici alla paralisi di fronte a dipendenti che non crederanno mai più di essere a rischio. Credimi, se ti guardi intorno e se giri un po' , non troverai molte ragioni per rincuorarti. Incapperai nei destini gloriosi di chi, avendo fatto magari il taxista, si vede premiato- per ragioni intuibili- con un Consiglio di Amministrazione, o non sapendo nulla di elettricità, gas ed energie varie, accede imperterrito al vertice di una Multiutility. Non varrà nulla avere la fedina immacolata, se ci sono ragioni sufficienti che lavorano su altri terreni, in grado di spingerti a incarichi delicati, magari critici peri destini industriali del Paese. Questo è un Paese in cui nessuno sembra destinato a pagare per gli errori fatti; figurarsi se si vorrà tirare indietro pensando che non gli tocchi un posto superiore, una volta officiato, per raccomandazione, a qualsiasi incarico. Potrei continuare all' infinito, annoiandoti e deprimendomi. Per questo, col cuore che soffre più che mai, il mio consiglioè che tu, finiti i tuoi studi, prenda la strada dell' estero. Scegli di andare dove ha ancora un valore la lealtà, il rispetto, il riconoscimento del merito e dei risultati. Probabilmente non sarà tutto oro, questo no. Capiterà anche che, spesso, ti prenderà la nostalgia del tuo Paese e, mi auguro, anche dei tuoi vecchi.E tu cercherai di venirci a patti, per fare quello per cui ti sei preparato per anni. Dammi retta, questo è un Paese che non ti merita. Avremmo voluto che fosse diverso e abbiamo fallito. Anche noi. Tu hai diritto di vivere diversamente, senza chiederti, ad esempio, se quello che dici o scrivi può disturbare qualcuno di questi mediocri che contano, col rischio di essere messo nel mirino, magari subdolamente, e trovarti emarginato senza capire perché. Adesso che ti ho detto quanto avrei voluto evitare con tutte le mie forze, io lo so, lo prevedo, quello che vorresti rispondermi. Ti conosco e ti voglio bene anche per questo. Mi dirai che è tutto vero, che le cose stanno proprio così, che anche a te fanno schifo, ma che tu, proprio per questo, non gliela darai vinta. Tutto qui. E non so, credimi, se preoccuparmi di più per questa tua ostinazione, o rallegrarmi per aver trovato il modo di non deludermi, assecondando le mie amarezze. Preparati comunque a soffrire. Con affetto, tuo padre.

PIER LUIGI CELLI

1 dicembre 2009 alle ore 23:22  

E d' altra parte, come potrebbe essere diversamente, se questo è l' unico Paese in cui una compagnia aerea di Stato, tecnicamente fallita per non aver saputo stare sul mercato,è stata privatizzata regalandole il Monopolio, e così costringendoi suoi vertici alla paralisi di fronte a dipendenti che non crederanno mai più di essere a rischio. Credimi, se ti guardi intorno e se giri un po' , non troverai molte ragioni per rincuorarti. Incapperai nei destini gloriosi di chi, avendo fatto magari il taxista, si vede premiato- per ragioni intuibili- con un Consiglio di Amministrazione, o non sapendo nulla di elettricità, gas ed energie varie, accede imperterrito al vertice di una Multiutility. Non varrà nulla avere la fedina immacolata, se ci sono ragioni sufficienti che lavorano su altri terreni, in grado di spingerti a incarichi delicati, magari critici peri destini industriali del Paese. Questo è un Paese in cui nessuno sembra destinato a pagare per gli errori fatti; figurarsi se si vorrà tirare indietro pensando che non gli tocchi un posto superiore, una volta officiato, per raccomandazione, a qualsiasi incarico. Potrei continuare all' infinito, annoiandoti e deprimendomi. Per questo, col cuore che soffre più che mai, il mio consiglioè che tu, finiti i tuoi studi, prenda la strada dell' estero. Scegli di andare dove ha ancora un valore la lealtà, il rispetto, il riconoscimento del merito e dei risultati. Probabilmente non sarà tutto oro, questo no. Capiterà anche che, spesso, ti prenderà la nostalgia del tuo Paese e, mi auguro, anche dei tuoi vecchi.E tu cercherai di venirci a patti, per fare quello per cui ti sei preparato per anni. Dammi retta, questo è un Paese che non ti merita. Avremmo voluto che fosse diverso e abbiamo fallito. Anche noi. Tu hai diritto di vivere diversamente, senza chiederti, ad esempio, se quello che dici o scrivi può disturbare qualcuno di questi mediocri che contano, col rischio di essere messo nel mirino, magari subdolamente, e trovarti emarginato senza capire perché. Adesso che ti ho detto quanto avrei voluto evitare con tutte le mie forze, io lo so, lo prevedo, quello che vorresti rispondermi. Ti conosco e ti voglio bene anche per questo. Mi dirai che è tutto vero, che le cose stanno proprio così, che anche a te fanno schifo, ma che tu, proprio per questo, non gliela darai vinta. Tutto qui. E non so, credimi, se preoccuparmi di più per questa tua ostinazione, o rallegrarmi per aver trovato il modo di non deludermi, assecondando le mie amarezze. Preparati comunque a soffrire. Con affetto, tuo padre.

PIER LUIGI CELLI

1 dicembre 2009 alle ore 23:22  

Mi è venuta la pelle d'oca e gli occhi lucidi. Congratulazioni ad entrambi e solidarietà anche da parte mia (non so quanto può valere o fare piacere ma è quello che mi sento) Patrizia

2 dicembre 2009 alle ore 00:36  

Mi vien voglia di aggiungere solo l'ennesimo invito a voi giovani affinchè possiate essere parte attiva e critica in questo schifo di società.
Parafrasando quanto sritto in calce alle domande dei GC di Trapani e dando forza alle parole di Pier Luigi Cellidirei: ADESSO RIBELLIAMOCI TUTTI!!!!

2 dicembre 2009 alle ore 07:33  

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