LA SCURE DELLA MANOVRA ECONOMICA SULLA SCUOLA

Nel quadro di una manovra economica improntata alla più dura politica antisociale, la scuola è il settore che paga il prezzo più alto. Nel mirino dei vari governi Berlusconi, per il suo diretto legame con la Costituzione Repubblicana, ora la scuola è fatta oggetto di un vero e proprio accanimento, rivolto tanto contro il suo finanziamento quanto contro il personale - docente, dirigente e ATA – che vi opera. Per capire la natura e la portata dell'attacco, nella scheda che segue sono analizzate tutte le parti del decreto che intervengono sulla scuola. È bene ricordare che questi provvedimenti si aggiungono a quelli previsti dalla controriforma Tremonti-Gelmini e completano il disegno governativo di smantellamento della funzione costituzionale della scuola pubblica.
L'insieme delle perdite di retribuzione avrà consistenti effetti negativi anche su pensioni e liquidazioni. A subire i danni maggiori saranno i lavoratori più giovani; si può calcolare che un insegnante che dovesse iniziare il suo servizio nel 2010 ci rimetterebbe circa 100.000 €, ai valori attuali, tra stipendio, pensione e liquidazione.

Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Direzione Nazionale – Dipartimento Conoscenza – Settore scuola

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