Col termine Striscia di Gaza si indica un territorio palestinese confinante con Israele e Egitto nei pressi della città di Gaza. Si tratta di una piccola regione costiera (una striscia di circa 360 km² di superficie) ma densamente popolata (circa 1.400.000 abitanti di etnia arabo palestinese).
Quest'area non è riconosciuta internazionalmente come uno stato sovrano, ma è reclamata dall'Autorità Nazionale Palestinese (ANP) come parte dei Territori palestinesi. Dalla battaglia di Gaza del 2007 il governo della striscia è oggi nelle mani dell'organizzazione palestinese Hamas.
È delimitata dalla barriera tra Israele e la Striscia di Gaza e le principali città sono Gaza e Rafa.
Dopo quasi 2 anni di controllo da parte di al-Fatah, nel 2007 vengono indette nuove elezioni che vedono vincitore il partito integralista Hamas, che si installa nella Striscia di Gaza con l'intenzione di imporre la legge islamica al nuovo stato. Durante il giugno del 2007 la tensione tra Hamas, uscita vincitrice dalle elezioni in striscia di Gaza, e al-Fatah, il partito del presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese residente in Cisgiordania, sfocia in scontri aperti tra le due fazioni che in pochi giorni fanno un centinaio di morti.
Il 14 giugno 2007 Hamas, dopo una campagna militare efficace e violenta, conquista la sede militare dell'Anp arrivando di fatto al controllo dell'intera Striscia di Gaza.
L'Unione Europea, così come gli USA, considerando Hamas come un'organizzazione terroristica, interrompono l'invio degli aiuti in Striscia di Gaza, che vede così peggiorare le condizioni di vita dei propri abitanti. Inizia contestualmente una nuova fase del conflitto tra Hamas ed Israele che vede, da parte Israeliana, missioni di guerra e assassinii mirati contro esponenti palestinesi giudicati particolarmente pericolosi alla sua sicurezza, e da parte palestinese il lancio continuo di missili Qassam e tiri di mortaio contro installazioni e città Israeliane. Tale fase di guerra causa vittime tra i due eserciti in lotta, ma anche tra civili Israeliani e Palestinesi.
Il 1 marzo 2008, l'esercito dello Stato di Israele invade direttamente l'area con forze blindate ed aeree e, dopo aver distrutto installazioni militari di Hamas e tunnel per l'importazione illegale di armi, ritorna nelle proprie basi in Israele.
Attualmente il Territorio della Striscia di Gaza è completamente sotto il controllo del movimento palestinese Hamas. Proprio per il controllo esercitato da Hamas la Striscia di Gaza non riceve più direttamente aiuti umanitari da parte di Europa e USA.
La situazione di vita della popolazione di Gaza è in certi momenti assai drammatica, a causa della penuria di prodotti essenziali o voluttuari (cibo, latte, carburante, sigarette...), e dell'impossibilità di esportare qualsiasi manufatto prodotto nella Striscia. Questa situazione di tensione ha di recente (23 gennaio 2008) anche provocato l'abbattimento a furor di popolo di alcune postazioni di frontiera con l'Egitto al valico di Rafah, allo scopo di permettere a migliaia di persone di rifornirsi di vari generi di prima necessità presso i negozi egiziani sul confine. I soldati egiziani hanno subito questa piccola crisi senza arrivare all'uso della violenza, per espressa volontà del presidente egiziano Mubarak. Nell'ambito di una tregua di sei mesi mediata nel giugno 2008 dall'Egitto, Hamas ha accettato di porre fine al lancio dei razzi in cambio di un alleggerimento del blocco da parte di Israele.
Il 18 dicembre 2008, Hamas ha annunciato unilateralmente la fine della tregua.
Il 27 dicembre 2008, in seguito al lancio di razzi di Hamas nel deserto del Negev e al ferimento di alcuni cittadini israeliani, i vertici israeliani hanno deciso l'Operazione Piombo Fuso contro la Striscia, e i morti secondo le fonti sarebbero più di 300. Israele ha dichiarato che quest'offensiva è solo la prima parte del loro piano e non esclude che possa allargarsi.


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