Sempre nella logica d condivisione con gli altri di quanto discusso all'interno del PRC, viene di seguito pubblicato il documento politico a firma di Giuseppe Ortisi, consigliere provinciale del Partito dell Rifondazione Comunista.
"La conclusione del congresso regionale di Pergusa pone le basi per un rilancio del ruolo del partito della rifondazione comunista in Sicilia, la cui funzione è quanto mai necessaria per la difesa dei ceti più deboli alla luce del “pensiero unico” che domina nel nostro Paese dopo l’infausto esito delle ultime elezioni politiche .Il congresso, pur confermando la linea sancita a Chianciano sulla centralità del PRC , ha scelto di rifiutare i due modelli, entrambi fallimentari,di una riproposizione di cartelli elettorali calati dall’alto ,da una parte, o di autosufficienze proclamate rifugiandosi in certezze identitarie, indicando il percorso di una ricostruzione dal basso della sinistra , nel Paese ed in particolare in Sicilia ove più debole è storicamente la presenza dei movimenti di opposizione.Di fronte al tentativo, ormai scoperto , di cancellare definitivamente ogni opposizione sociale e politica al sistema dominante, perseguito tenacemente con l’approvazione di tutti i deputati dell’ARS , a partite da quelli del PD, della legge che stabilisce lo sbarramento al 5% anche nell elezioni amministrative, occorre mobilitarsi urgentemente per contrastare la possibilità, terribilmente concreta, della scomparsa di ogni voce libera dalle assemblee elettive.Il comitato politico provinciale del PRC di Trapani impegna pertanto le proprie strutture territoriali ad attivarsi, da subito, per realizzare forme di coordinamento permanente di tutte le soggettività politiche e dell’associazionismo democratico realmente alternative ai partiti del centrodestra al fine di costruire in ogni realtà iniziative e movimenti che contrastino la deriva antidemocratica causata dall’azione dei governi nazionale e regionale sul tema del diritto all’istruzione, sulla sicurezza, sulla politica economica, sui migranti, sulla sanità, sui diritti civili, sulla disabilità, sulle differenze sessuali, sulla difesa delle condizioni di vita dei lavoratori, sulla precarietà.Su questi temi, e su tanti altri, si può e si deve costruire nel Paese, a partire da Trapani, uscendo dalle secche di una pratica consociativa diventata la strada maestra per il PD,un vasto movimento che proponga classi dirigenti e programmi alternativi a quelli attualmente dominanti".

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