Striscia di Gaza: la "corretta" disinfomazione della rai.

Ogni giorno siamo di fronte a delle incredibili manipolazioni strumentali e politiche sulla tragedia in atto a Gaza operate dal cosiddetto "servizio pubblico". Quello che si evince dalle parole degli inviati sul fronte di guerra della RAI è una vera e propria propaganda del governo israeliano.
Soprattutto è allarmante constatare come le informazioni che vengono date dal "servizio pubblico" omettano la informazione principale e cioè: che non è stata Hamas ha rompere la tregua con Israele ma che la ripresa del lancio di missii artigianali è avvenuta allo scadere della tregua, dopo cheIsraele ha violato per tutti i sei mesi della tregua stessa le condizioni concordate.
In particolare, Israele non ha aperto i confini di Gaza al pasaggio di viveri e medicinali, riducendo alla fame un milione e mezzo di persone e provocando il collasso degli ospedali e la morte di almeno 275 malati gravi. Israele ha continuato le incursioni militari all'interno della striscia di Gaza, uccidendo almeno 25 palestinesi. In Cisgiordania e a Gerusalemme, Israele ha continuato i rallestramenti, le uccisioni, gli arresti arbitrari, la demolizione di case, la distruzione di uliveti e piantagioni, la moltiplicazione dei posti di blocco e la costruzione dei muri dell'apartheid, che isolano la città e i villaggi palestinesi, trasformandoli in tante prigioni a cielo aperto.
Tutte queste cose con una disinformazione continua la RAI non ce le fa sapere.
La RAI di contro continua a ripetere che la maggior parte delle vittime sono miliziani di Hamas, mentre simili dichiarazioni non trovano riscontro con la realtà. I morti di Gaza, infatti, sono poliziotti, gente comune, donne e bambini, persino detenuti, visto che - oltre alle scuole, alle università, alla sede del parlamento, aipalazzi di civile abitazione ed alle moschee - l'aviazione israeliana ha bpmbardato anche le carceri.


La RAI non può continuare impunemente a violare il nostro diritto ad una informazione equilibrata e aderente alla realtà dei fatti. Noi cittadini che paghiamo regolarmente il canone non possiamo essere presi in giro da chi ci nasconde la verità.





Campagna per una corretta informazione
Partito della Rifondazione Comunista
circolo di Castellammare del Golfo.

4 commenti:

Non si può molto facilmente prendere le difese dell'uno o dell'altro. Qui c'è una situazione che solo la comunità internazionale può risolvere, siamo sull'orlo di un baratro, speriamo finisca presto!
Volevo soltanto "correggere" una cosa, o almeno riferirla per come l'ho sentita da fonti autorevoli.
Hamas non è considerato un vero e proprio partito politico ma un'organizzazione terroristica, per questo la comunità internazionale non ha più mandato aiuti umanitari. Non dimentichiamoci che l'unico paese democratico di quella zona è proprio Israele, circondato dal peggiore integralismo islamico, vedi Hamas ed Hezbollah, per non parlare dell'Iran.

8 gennaio 2009 alle ore 19:59  

non si tratta di prendere le difese di Hamas da cui tra l'altro dissentiamo politicamente e idealmente ma di denunciare una "autodifesa" sproporzionata di Israele che ha fatto circa 700 morti. Pertanto prendiamo le difese del popolo palestinese che da tanti anni aspetta di potere rientreare nei confini pre-1967 colonizzati dagli israeliani.

9 gennaio 2009 alle ore 11:47  

caro anonimo innanzi tutto ti vorrei dire che lo stato d'israle non ha una costituzione scritta.secondo che esiste sotanto dal 1948, terreregalate dagli inglesi che le colonizzarono in passato.infine ti vorrei chidere tu ,cosa faresti se casa tua non fosse più tua?attenzione io non sto difendendo hamas, ma il popolo palestinese che ha diritto alla VITA.cosi come gli ebrei che morirono nei campi di concentramento tedeschi.io difendo i più deboli, non mi schiero co uno stato che tu chiami democratico solo perchè più ricco e più prottetto dai potenti.ricodati infine che gi ebrei hanno in mano quasi la totalità delle banche mondiali.

9 gennaio 2009 alle ore 21:23  

E' vero, chi soffre è il popolo. Però non soffre soltanto il popolo palestinese, anche gli israeliani, per quanto sono più ricchi ed hanno in mano le banche mondiali (vorrei capire se questa è una colpa) non dormono sogni tranquilli temendo che uno di quei razzi gli caschi in testa.
Che Israele sia una democrazia, lo dimostra il fatto che esistono i pacifisti israeliani, a differenza dei paesi arabi che la circondano, dove non è possibile manifestare il dissenso.
La memoria storica, in questo caso, è la causa di tutti i mali. Potremmo avanzare anche noi pretese su quei territori in quanto all'epoca delle Crociate appartenevano al Vaticano? Basta, è ora di smetterla! Basta con i rifornimenti di armi ad Hamas, basta con l'occupazione israeliana di territori che non gli appartengono, basta con l'odio verso chi ha un'altra religione. Io sono per la pace, penso che dovrebbe intervenire una forza internazionale a mettere ordine.

10 gennaio 2009 alle ore 12:46  

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